“Arte e Psicologia” al Palacultura di Messina

Si è svolta oggi, al Palacultura di Messina, la giornata di studi “Arte e Psicologia”, organizzato dallo storico-critico dell’architettura Carmelo Celona e promosso dal Rotary Club di Messina e dall’Assessore alla Cultura Tonino Perna. Uno studio multidisciplinare che ha indagato sul legame fra arte e psicologia e soprattutto il rapporto fra arte e soggetto psichico, unito alla Sociologia, all’Urbanistica e all’Architettura.
Il tema trattato è stato scelto individuando la creatività pura soprattutto nel soggetto così detto “più fragile” che, nel percorso dell’uomo è il bambino e nel percorso “vita” è il soggetto con un disagio. Quando quest’ultimo riguarda la psiche, diversi studi e ricerche (condotti anche nella città dello Stretto) come ha evidenziato il dott. Matteo Allone del Centro messinese diurno “Camelot” (il Centro insieme al contributo del prof. Pier Paolo Zampieri, dello storico e critico d’arte Mosè Previti e dell’artista Stello Quartarone, ha tuttora in atto, infatti, un progetto atto alla valorizzazione delle opere di scultura di Gaetano Chiarenza, uno dei pazienti psichiatrici, distintosi per una fervida creatività, diventato importante esempio di artista outsider) hanno messo in luce come l’individuo trovi nella creatività una potente via attraverso cui collegarsi al mondo.
Indagini da parte di psicologi, psicoanalisti e insegnanti, hanno dimostrato come il soggetto allo stato infantile, quando non ha piena consapevolezza di sé stesso e, spesso, non si sente “capito” dal mondo adulto, trovi un grande supporto nell’arte come ha sottolineato l’intervento di Mirella Deodato, neuropsichiatra infantile, che durante il suo intervento, attraverso una carrellata di immagini ha raccontato la creatività dei “grandi” (come l’opera pittorica di Giovanni Francesco Caroto “Ritratto di giovane con disegno infantile”. Il convegno ha affrontato diverse tematiche come l’indagine sul rapporto dell’arte ed il disturbo voyeuristico con il contributo di Stefania Castiglia, psicoterapeuta e sessuologa clinica, che ha spiegato come la necessità degli artisti di spiare rivesta un profondo senso alla carica erotica nello sviluppo della personalità: “Spesso l’erotismo è identificato nella perversione ma l’unica cosa sbagliata è l’approccio, la sovrastruttura culturale“. E ancora la storica dell’arte Maria Teresa Di Blasi che ha raccontato Joan Mirò e il suo stile fortemente ispirato all’inconscio, alle sue origini ed al mondo infantile. E Daniela Postorino con Maria Teresa Zagone; la psicologa clinica ed analista Jenny Gioffrè; la dott.ssa Lucia Della Villa, la dott.ssa Ilenia Coletti ed il dott. Marcello Aragona. Una parte è stata dedicata anche al rapporto fra arte e psiche attraverso la fotografia, curata dal dott. Francesco Mento mentre l’architetto Carmelo Celona ha spiegato come l’architettura spesso si subisca e non sia in armonia con il contesto territoriale in cui si inserisce.

La giornata di studi è stata anche occasione per visitare la G.A.M.M., la galleria d’arte moderna di Messina, sita all’interno del Palacultura.

Laura Faranda

Laura Faranda

Nata a Messina nel 1984. Critica e curatrice di Arte Contemporanea. Anche Dottore di Ricerca in Geografia Umana e Culturale, per questo particolarmente sensibile all'interazione arte/territorio. Ama l’arte ed ogni suo riflesso: dalla tradizione artistica medievale alle espressioni di avanguardia, purché non si cada nel cattivo gusto. Desiderosa di conoscenza, sperimenta spesso i più diversi canali di ricerca. Per scirokko.it cura si occupa di critica d'arte contemporanea e della promozione di nuovi artisti e di eventi culturali messinesi e siciliani.
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