L’architettura incontra il vino: 5 cantine italiane

“Quando la tradizione vinicola italiana sposa l’estetica, i più prestigiosi studi di architettura sono chiamati a progettare veri e propri templi del vino”. Cantine, luoghi di degustazione, musei dedicati al vino non sono più luoghi appartati ma sono diventate vere e proprie mete di un turismo sempre più diffuso e caratterizzate da qualità architettonica stile e design. Oggi ne abbiamo selezionate 5, le più belle e affascinanti in Italia.

Il Carapace della Tenuta Castelbuono in Umbria, è un’opera unica nel suo genere 1nata dalla visione di ArnaldoPomodoro e della famiglia Lunelli di Trento e resa possibile dagli architetti Giorgio e Luca Pedrotti. Il “Carapace” è nato dal sogno della famiglia Lunelli di vedere realizzata una cantina che fosse uno scrigno per il vino; si offre allo sguardo come una grande cupola ricoperta di rame, incisa da crepe che ricordano i solchi della terra che l’abbraccia. Il risultato è un’opera unica, una scultura in cui è possibile vivere e lavorare, un luogo in cui arte e natura, scultura e vino dialogano.

La cantina Antinori in Toscana, realizzata su progetto di Archea Associati si inserisce Dezeen_Antinori-Winery-by-ARCHEA-ASSOCIATI_ss_8nel paesaggio vinicolo-collinare del Chianti. La struttura della cantina è incentrata sul legame profondo e radicato con la terra. Fin dalla nascita del progetto della cantina, il punto fondamentale era la sua “invisibilità”: la costruzione doveva realizzarsi in totale armonia con il paesaggio, per questo si è pensato di piantare un vigneto che coprisse l’intero edificio.

La cantina di Podernuovo a San Casciano dei Bagni, in Toscana, è immersa bulgari-winery-akp-17nel paesaggio. Progettata dallo studio Alvisi Kirimoto + Partners e voluta da Giovanni e Paolo Bulgari, proprietari dell’omonima azienda agricola, la cantina di Podernuovo è un’architettura attraversata dal paesaggio. Concepita come un cannocchiale da cui guardare fuori, ma che permette anche la vista dall’esterno verso l’interno.

Cantina alle pendici dell’Etna realizzata dagli architetti Gaetano Gulino e Santi 724-3Albanese su commissione di Aziende Agricole Planeta. Il luogo di progetto, ad una quota di circa 620 mt. s.l.m. nel versante nord dell’Etna, consiste in una spianata ricavata nel mezzo di una sciara lavica del 1800 che si affaccia su uno splendido paesaggio ricco di una vegetazione imponente.

La Tenuta Monsordo Bernardina in Piemonte, realizzata adagli architetti Luca e Marina Deabate è caratterizzata da una scelta progettuale di impatto: una grande bolla ovale, sospesa tra le vigne, quasi a voler rappresentare una sorta di grosso “acino d’uva”Un oggetto leggero, totalmente trasparente che si inserisce armoniosamente nell’ambiente circostante.

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