Di ieri e domani
C’erano, tra noi, attimi pieni di un puro sentirsi, di ieri mal vissuti e di domani impellenti. Erano attimi, quelli, da passarci la vita.
C’erano, tra noi, attimi pieni di un puro sentirsi, di ieri mal vissuti e di domani impellenti. Erano attimi, quelli, da passarci la vita.
“Se mi vuole, si farà sentire” pensarono entrambi.
Il mio amico immaginario è un invadente porco incestuoso. Mi viene sempre in mente.
Birra. Glu. Birra. Glu glu. Birra. Glu glu glu. Buonanotte. Ronf. Argh. Pss. Pss. Tra tra. Pss. Ronf. Drin. Ahi. Oki.
In una piccola cucina di un modesto appartamento mia madre cucina con mia moglie. Una soffusa luce gialla illumina le loro risate. Il mio cuore intanto danza.
Davide pensava di lasciare un segno. Di lasciare un pensiero. Di lasciare un messaggio. Lasciò solo il sangue sull’asfalto.
Era andata nel bosco a cogliere occasioni, quando incontrò il suo lupo. “Ti Aspettavo” “Da quanto?” “Da sempre”
Pensare con una penna in mano è solo questione di abitudine. Basta fare affluire pensieri direttamente su un taccuino, rifugio di ordinate confusioni.
Due alberi piegati, contorti dolorosamente per sopravvivere, mostravano forza e bellezza ineguagliabile. Due olive resistevano strette in un forte abbraccio.
Il narcolettico per Lei, irraggiungibile, perse la testa. Mai dormire fu più dolce. Mai malattia più desiderata. Perché, almeno in sogno, riuscì a raggiungerla.