Ci sono dolori nei quali non si deve entrare. Sono ferite profonde che non si rimarginano. L’inumana condizione ti porta alla disperata sopravvivenza. Non sarà più lo stesso, non esisterà più niente che potrà farti tornare a ridere a crepapelle, mangiare di gusto, stare insieme agli altri, in una parola: vivere. E forse qualcuno ti guarderà con compassione ma non si può nemmeno immaginare cosa significhi perdere un figlio. Io non lo so, io non sono un padre. Rebecca è il primo e, mi auguro, l’ultimo lutto cittadino. Travolta e investita da un automobilista ubriaco. Sono certa che lui non credeva di esserlo quando si è messo in macchina, anche se brillo, avrà pensato: “ce la posso fare”. Atteggiamento leggero di chi esce per “bere una cosa” e sa già come andrà a finire, ossia tornare a casa sano e salvo. Già. Sano e salvo c’è tornato, almeno lui. Sarebbe molto facile gridare “mostro!”, non lo farò, forse perché un po’ tutti nella vita abbiamo fatto cose con leggerezza e ci è andata bene, siamo stati fortunati, diciamo così, ma la cosa che mi fa veramente inc…are!!! è che spesso, per impartire una lezione a qualcuno, la vita si serve di espedienti di bassa lega ma che hanno ripercussioni troppo forti e “sfruttano” chi in quella vicenda non c’entra assolutamente nulla. O forse è stata solo una coincidenza, una mala occasione, un incidente, appunto. “Solo” un incidente.
La redazione di scirokko.it si unisce al dolore della famiglia Lazzarini.
semplice dire un’incidente, veramente troppo semplice.
Non c’è più gran dolore psichico per chi sopravvive ai propri figli. in questo caso il dolore è distruttivo per le madri che hanno avuto il proprio figlio in grembo per nove mesi, mentre per i padri è un dolore diverso non più tenuo ma che può indurre ad una depressione da cui non se ne esce facilmente. Non parlo grazie a Dio per esperienza diretta ma ho visto come ci si possa ridurre dopo la morte di un figlio. Non ci sono parole in questo caso ma ognuno di noi possiamo farci un esame di coscienza ogni giorno in modo di evitare con comportamenti corretti che si verificano episodi del genere.
Personalmente cerco nel mio piccolo di evitare di bere se debbo guidare in modo di non vivere nell’angoscia perenne di aver stroncato una vita umana
Antonio,
ti ringrazio per il tuo commento. Questa vicenda ha scosso tutta la città che si è stretta in un abbraccio fortissimo alla famiglia di Rebecca. La mia onestà intellettuale voleva spiegare che “Solo un incidente” è una maniera per dire che a volte la vita è strana, bastarda oserei direi e che a volte situazioni “normali” si trasformano in un incubo. Penso che una giovane vita non c’è più, volevo solo portarle il rispetto che merita. E mi stringo ancora una volta alla famiglia Lazzarini.