Con il Benevento un pareggio che vale doppio. Ma la classifica ora preoccupa

Nemmeno il tempo di accogliere con soddisfazione il pari casalingo di venerdì sera con il quotato Benevento che il Messina si è ritrovato in zona playout. I colpi di Barletta, Cosenza e Martina hanno fatto precipitare la squadra di Grassadonia al quint’ultimo posto, con la prospettiva di dover affrontare nell’ultimo appuntamento dell’anno una trasferta da brividi sul campo della capolista Salernitana.

La veemente reazione prodotta nella ripresa della sfida con i sanniti, dopo un primo tempo in totale apnea, chiuso in svantaggio per effetto del gol siglato da Scognamiglio con la complicità di Iuliano, è comunque servita a strappare un pari alla formazione di Brini, apparsa al San Filippo eccessivamente sprecona, come dimostrano gli errori sotto porta di Alfageme, Eusepi e Marotta.

Il Messina ha avuto però il merito di non crollare e nella seconda frazione, con l’innesto di Cane sulla corsia destra, subentrato ad un distratto De Bode, ha dato segnali confortanti, trovando subito il pari proprio grazie ad uno spunto dello scatenato ex crotonese, rimasto in naftalina nella prima parte di stagione. Decisiva la prodezza di Bjelanovic, autore dell’1-1 con una splendida conclusione da dentro l’area. Di piede, non propriamente la sua specialità. Per il croato, sempre più protagonista dopo un lungo periodo buio, si è trattato della seconda rete consecutiva, la prima davanti ai propri tifosi.

Nel finale i padroni di casa hanno rischiato di capitolare, ringraziando il palo sulla conclusione di Eusepi, ma hanno anche sfiorato il successo con la chance capitata sui piedi di Bonanno. Le otto gare senza vittorie adesso pesano ed il terzo pareggio consecutivo, dopo quelli con Catanzaro e Ischia, ha finito per complicare la classifica del Messina.

Si è intanto conclusa l’avventura in riva allo Stretto del ds Fabrizio Ferrigno. Ufficiale da ieri sera la risoluzione consensuale tra le parti. Il binomio con la famiglia Lo Monaco era cominciato dai tempi di Milazzo ed il trasferimento al Messina è coinciso con la doppia promozione, dalla D alla Lega Pro unica. A Pisa, con i nerazzurri in lotta per la B, potrà contare su un budget superiore. Ferrigno non aveva evidentemente gradito la linea societaria imposta in questa stagione da Lo Monaco che lo aveva portato ad abbandonare alcune piste sul mercato, su tutte quella che portava a Pietro Iemmello, poi approdato al Foggia.

 A cura di Messinasportiva.it

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