Al teatro Ex Magazzini del Sale di Messina si è concluso ancora un successo: “Contrada Acquaviola”, di Simone Corso per la regia di Roberto Bonaventura.
Una produzione siciliana che, ben conoscitrice delle complesse dinamiche della terra isolana tanto bella quanto dolorosa, ha messo in scena con acutezza ed ironia uno spettacolo di denuncia sociale e territoriale.
Tema principale, infatti, il “mostro” di Milazzo, la raffineria. Un mausoleo terrificante che tra le case e le vite della cittadina siciliana diffonde il suo potere sia con il suo fumo nero che dilaga per le vie milazzesi (tra cui conrada Acquaviola) per propagarsi poi in tutto il circondario sia attraverso il suo dare lavoro a gran parte della popolazione locale. E proprio in questo ultimo punto sta il nodo. L’aver dato ed il dare “da mangiare” a tante famiglie, il “mostro” è tale solo per le nuove generazioni, perché per quelle precedenti è stata una salvezza, un membro di famiglia da proteggere, una divinità a cui portare rispetto e venerazione.
E su questo contrasto generazionale di punti di vista si basa tutto lo spettacolo, in cui un padre (Antonio Alveario) ed un figlio (Simone Corso), fra battute in dialetto siciliano e serie riflessioni, dialogano, si confrontano, si scontrano. Il primo difendendo una posizione chiusa, che si conforta nella vita di sempre… nella immobilità atavicamente siciliana e che si permette di aprirsi solo con la fantasia costruendo una bellissima quanto poetica imbarcazione (tante barchette realizzate attraverso l’arte degli origami fra cui svettano tre tralicci pitturati richiamando le ciminiere di Milazzo…); il secondo difendendo il suo punto di vista più aperto alla realtà, una realtà che prima ammalia e poi uccide e per questo prova a scuotere la visione del padre anche a costo di andargli contro.
Una denuncia sociale e territoriale attualissima che da Milazzo ha “figli” sparsi in tutta l’Isola e chissà che pian-piano anche il teatro, con la potenza insita in ogni forma di arte vera, riesca a portare buoni frutti anche in tal senso. Stando al numero degli spettatori a Messina, sembra plausibile.
Il teatro Ex Magazzini del Sale della Compagnia dei Naviganti si trova a Messina, in via del Santo n. 67 e vi dà appuntamento all’1 ed al 2 Aprile con “Le voci dentro”, spettacolo conclusivo della masterclass condotta da Domenico Cucinotta, uno dei padroni di casa del Teatro.
Per gli spettacoli è consigliata la prenotazione. Per prenotare:
chiamate lo 090 29 24580 e lasciate un messaggio specificando il giorno per cui intendete prenotare ed il numero di posti che vi interessano; lasciate il vostro nome ed un recapito. Il messaggio vale come prenotazione. sarete richiamati solo in caso di problemi oppure prenotate con un messaggo whatsapp al 330 5035152.
Contributo intero Euro 10.00; ridotto (sotto i 25 anni di età) Euro 8.00
Lo spettacolo:
Finalista al festival di teatro civile “CassinoOFF” ;Finalista al Festival di Resistenza promosso dall’Istituto Alcide Cervi, Gattatico (RE); Selezionato per il Torino Fringe Festival 2016) che ha riscosso enormi consensi tra il pubblico e la critica.
Architetture di carta: Nunzio Laganà
Disegno luci: Stefano Barbagallo
Realizzazione elementi scenici: Franco Currò
Aiuto Regia: Adriana Mangano
Assistente alla regia: Andrea Messineo
Produzione: Nutrimenti Terrestri
Organizzazione: Castello di Sancio Panza
Mi piace