Marzo 1922 – Hinterkaifeck è una piccola fattoria tedesca abitata da Andreas Gruber, la moglie Cäzilia, la loro figlia vedova Viktoria Gabriel e i suoi due figli, rispettivamente di sette e due anni, Cäzilia e Josef. La famiglia è molto riservata e quasi mai fa parlare di sé, anche se negli ultimi tempi alcune strane vicende rompono la quiete: dopo l’allontanamento della domestica, licenziatasi dichiarando che la casa fosse infestata dai fantasmi, Andreas trova diverse impronte nella neve davanti la fattoria provenienti dal bosco e sente rumori sospetti in soffitta, ma, perquisita la proprietà, non trova nessuno se non la porta della fattoria forzata e un mazzo di chiavi mancante.
4 Aprile – La totale assenza della famiglia Gruber dal piccolo paesino bavarese si fa sentire, i vicini sospettosi e preoccupati entrano in casa dove trovano i cadaveri dell’intera famiglia: nel granaio, accatastati in modo ordinato i corpi di Andreas, della moglie, della figlia e del più piccolo dei nipoti, massacrati a colpi di piccone, all’interno della casa, invece, quelli della nuova governante e della nipote Cäzilia, trovata a stringere tra le mani ciocche dei suoi stessi capelli. Il caso appare agli inquirenti da subito sui generis; gli omicidi sembrano essere avvenuti in momenti della giornata distanti tra loro – due dei corpi indossano il pigiama, gli altri due abiti da lavoro – dalle indagini risulta inoltre che i delitti si siano consumati il 31 Marzo, nonostante i vicini dichiarino di aver visto fumo uscire dal camino solo qualche giorno prima del ritrovamento dei cadaveri; non vi sono quindi più dubbi: qualcuno ha abitato la fattoria dando da mangiare alle bestie e curando i campi anche dopo gli omicidi.
Scatta quindi la caccia all’uomo e vengono seguite tre piste principali: quella del furto in casa finito in tragedia, subito scartata dalla mancanza di oggetti scomparsi; quella del delitto passionale, nata dalla relazione di Viktoria con un vicino di casa che avrebbe voluto sposarla incontrando però il rifiuto del vecchio Andreas, esclusa per la totale mancanza di prove; e quella secondo la quale il marito di Viktoria, scomparso in battaglia durante la prima guerra mondiale, non fosse in realtà morto ma avesse vissuto sotto falsa identità e quindi commesso l’omicidio, anche questa cestinata per l’assenza di qualsivoglia prova. Sentiti oltre 100 testimoni senza alcun successo i crani delle vittime verranno persino mandati a diverse veggenti che – come immaginabile – non ne caveranno un ragno dal buco rendendo il caso di Hinterkaifeck ad oggi ancora irrisolto.
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