Il coraggio (e la paura) di Angelina

E’ riapparsa ieri in pubblico ad una settimana dall’intervento a cui ha deciso di sottoporsi. Un intervento delicato, credo anche molto personale. Inutile dire che era in splendida forma nonostante abbia deciso dopo la mastectomia nel 2013 (per prevenire il rischio di sviluppare un cancro al seno), di sottoporsi anche all’asportazione delle ovaie. Angelina Jolie ha una eredità genetica che non le consente di pensare che “potrebbe” capitarle. E così, a 39 anni è già in menopausa. Non potrà più avere figli, ma la sua possibilità di ammalarsi di tumore è radicalmente ridotta. La sua storia ha acceso il dibattito sulla prevenzione e su quello che la chirurgia è in grado di fare per quello che è il male del secolo: il cancro. Ma ha anche aperto un mondo su quella che è la consapevolezza e la forza di affrontare anche in maniera drastica, una scelta che compromette in un altro senso la propria esistenza e inevitabilmente quella dei tuoi affetti, delle persone che ti sono vicine. Ha aperto un mondo sulla vita e sul primo dovere che abbiamo: prenderci cura di noi stessi. Certo Angelina a vederla così ha una bella vita, è ricca, famosa, è considerata una delle donne più affascinanti del mondo, fa un lavoro ambito, ha un marito seducente, è una donna dunque fortunata e ammirata ma è soprattutto una donna consapevole che ha dimostrato quanta forza e tenacia e coraggio siano necessari ogni giorno. Di donne così ce ne sono parecchie ma le loro scelte non hanno questo clamore; non è una critica, al contrario, è una maniera per dire che non sono sole. E credo che questo sia il primo vero grande obiettivo che Angelina abbia raggiunto.