Il 21 Novembre la Galleria Kalòs di Messina ha presentato in mostra un altro interessante artista messinese, Andrea Reitano (da anni affermato nella città dello Stretto e in provincia). La mostra, “Prospettive”, si inserisce nella rassegna “Artisti InVista” (Mostre di Arte Contemporanea) promossa da Massimo Di Prima ed organizzata dallo stesso Reitano. Quest’ultimo (messinese, classe 1956), pittore surrealista, nelle opere esposte si muove da motivi tipicamente dechiriniani (Giorgio De Chirico, infatti, è il suo punto principale di ispirazione) come i manichini di “Danzando nell’oblio” o quelli di “La ballerina ed il manichino” o ancora la rappresentazione prospettica di “Attraverso”, a motivi propri, tratti distintivi della sua arte. Famoso soprattutto per i suoi “pavimenti”, ossia piani prospettici a scacchi, che ricorrono spesso nelle sue opere, caratterizzati (come tutti i suoi lavori), da colori accesi, matti, che si accostano fra loro armonicamente, senza contrasti.
La sua è una pittura esistenziale in cui la prospettiva, la dinamicità (motivo che lo contraddistingue da De Chirico e gli altri “colossi”, in campo artistico, della prima metà del Novecento), la plasticità traspaiono rendendo evidente quel “senso del tempo” e “dell’evoluzione del proprio essere-nel-mondo” che si presentano quali caratteristiche principali dell’universo artistico di Andrea Reitano. E’ anche una pittura metafisica, la sua, dove geometrie cartesiane rendono ben evidente il suo pensiero per cui l’arte e la vita sono “una questione di metodo”.
Nella sua opera “Germoglio” (rappresentazione attenta di un albero svettante dal solito pavimento “a scacchiera”, le cui radici sottostanti, evidenti, “riflettono” al di sopra del pavimento le sagome di altri due alberi. Il pavimento trova a sua volta riflesso, seppur differente nelle cromie, nella parte sottostante il piano) si evince chiaramente il desiderio dell’Artista di raffigurare un mondo altro, al di là di quello evidente. A differenza di quella dei “tradizionali” pittori surrealisti e metafisici, la pittura di Reitano è meno “statica”, più romantica, più luminosa. Adré Breton, poeta principale teorico del Surrealismo, ispirandosi a “L’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud, si convinse che fosse inaccettabile che il sogno e quindi l’inconscio avessero avuto poco spazio nella civiltà moderna e pensò di fondare un nuovo Movimento, diventato letterario ed artistico, in cui quei due elementi avessero un ruolo fondamentale: il Surrealismo.
Nell’arte di Andrea Reitano, sogno ed inconscio trovano sicuramente una loro chiara individuazione.
Fino al 27 Novembre 2015.
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