La galleria Kalòs di Messina ospita la mostra di Paolo Lanza “L’Icona Ritrovata”.
Lanza inizia il suo percorso come iconografo bizantino quindici anni fa, frequentando diversi monaci ortodossi. In breve tempo, perfezionò l’arte iconografica, esponendo in Italia ed in America. Oggi è l’iconografo ufficiale della Comunità Ellenica dello Stretto. L’Icona, l’immagine sacra per eccellenza, fa la sua prima comparsa nei primi secoli del cristianesimo. Realizzata a Monte Sinai ed a Roma. E’ un’opera di piccole dimensioni, su tavola, ad affresco o a mosaico, simbolo della trascendenza, della sacralità del Divino.
Le icone di Pietro Lanza, realizzate a tempera su tavola e raffiguranti il Cristo o la Vergine con Bambino, oltre ad essere espressione di sacralità e di trascendenza, hanno tutte le caratteristiche estetiche delle opere del genere: i visi allungati, dall’espressione d’ingenua semplicità; l’assenza di volume e di tridimensionalità; i colori del blu (la trascendenza), del marrone (simbolo di ciò che è terreno – i corpi del Cristo e della Vergine), dell’oro (la luce, l’incorruttibilità, l’immortalità di Dio). Infine, come a simboleggiare materialmente la preziosità delle icone, vi sono le pietre, nella corona della Madre o come cornice.
Fino al 15 maggio.
L’artista riceve nel suo studio messinese all’incrocio di Via degli Amici con Via T. Cannizzaro. Per informazioni, rivolgersi al: 340 8372186.
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