Luigi Ghersi: “Dall’idea all’immagine”

Alla galleria Teste Matte di Messina, degli artisti Franco ed Ilia Currò, si è conclusa un’altra bella mostra, questa volta dedicata al maestro Luigi Ghersi, noto in campo nazionale ed internazionale ed uno dei punti di riferimento nel panorama artistico cittadino. La mostra è stata curata dai fratelli Currò in collaborazione con Linuccia Ghersi, moglie dell’artista, e con la nipote, la Dott. ssa Barbara Fazzari, alle quali  si deve una introduzione puntuale e coinvolgente dell’intera esposizione.

Luigi Ghersi, diplomato all’Istituto d’Arte di Firenze, laureato in Giurisprudenza a Palermo, successivamente insegnante di disegno a Messina e poi ancora giornalista dirigendo diversi settimanali politico-culturali di opposizione come “L’Astrolabio”, “L’Opinione” ed “Aut”, nel ’75 abbandona definitivamente l’attività giornalistica, dedicandosi del tutto all’arte.

Un animo, il suo, nutrito da una grande cultura nei campi della letteratura, dell’architettura, del disegno, dell’arte… e nel contempo inquieto, caratterizzato da una tensione che gli ha permesso da un lato, di essere molto dinamico e dall’altro di arrivare al livello umano più profondo riuscendo a ritrarre volti, occhi, corpi particolarmente espressivi.

Alla Teste Matte la esposizione ha riguardato diversi bozzetti che, apparentemente improvvisati, sono stati propedeutici e preparatori per la realizzazione di opere definitive, alcune anche destinate all’arredo urbano cittadino, ed opere dalle grandi dimensioni (come è più congeniale all’Artista) disposte riprendendo le dinamiche del suo studio d’arte ed in cui, muovendosi tra mito e realtà, il Maestro ha raccontato un po’ di storia messinese.

Sia i bozzetti che le opere compiute, sebbene riguardanti temi differenti, sono stati accomunati tutti dallo stile “ghersiano”, inconfondibile, che rielabora in modo originale il fare arte di grandi come Picasso, Velasquez, Bacon.  Evidentemente picassiani sono stati gli studi sui tori e sul mito del minotauro, frutto non solo di un interesse dell’Artista per Picasso, ma anche per la Spagna in generale,  paese dinamico, giocoso ed inquieto; ma pure  nel pastello su carta raffigurante l’ipotesi di un intervento monumentale originariamente destinato alla Zona Falcata di Messina ed ancora non realizzata.

Di diverso genere, con lontani e personalissimi rimandi a Velasquez e Bacon, che sia nell’inquietudine o nell’espressione di un volto,  risultano la rielaborazione pittorica del mito di Dioniso e le sirene in cui  emergono in modo evidente anche il ritratto della moglie (da sempre ricorrente nelle opere dell’Artista) e dell’amata nipote ed in una divertente e volutamente grottesca raffigurazione di un cavallo rampante molto contemporaneo.

Ma ancor prima di indagare Picasso e gli altri artisti citati, il Maestro indaga Michelangelo, particolarmente evidente nello studio dell’anatomia di corpi notoriamente perfetti.

I temi presentati in mostra, dunque, sono un excursus di alcune delle tappe fondamentali della storia dell’arte moderna e contemporanea, ma anche della storia di Messina… soprattutto trattando il tema del terribile terremoto del 1908 che mise in ginocchio la Città, ricollegato più in generale da Ghersi alla guerra (tema a cui Lui è particolarmente sensibile dato che ha segnato il suo doloroso passato) e ad episodi mitici e storici come la guerra di Troia, con la essenziale differenza che mentre nell’episodio di Troia il famoso cavallo di legno è strumento salvifico, nel racconto figurativo del terremoto di Messina il cavallo non è uno strumento che salva, “vomita” cadaveri, rendendo evidente una realtà di distruzione e di morte .

In sintesi, una mostra interessante che, nonostante la complessità dei temi trattati, è riuscita ad arrivare all’anima di tutti i presenti.

Lo studio dell’artista Luigi Ghersi si trova a Messina, in via Romagnosi n. 7

Per info, contattare il 090 340903

La galleria Teste Matte si trova a Messina, in via del Bufalo n. 9 (pressi istituto Sacro Cuore della via T. Cannizzaro alta).

Per esporre e maggiori info, contattare il 329 469 7984 

Di seguito qualche scatto della mostra per cui si ringrazia Ennio Strongoli.

 

 

Laura Faranda

Laura Faranda

Nata a Messina nel 1984. Critica e curatrice di Arte Contemporanea. Anche Dottore di Ricerca in Geografia Umana e Culturale, per questo particolarmente sensibile all'interazione arte/territorio. Ama l’arte ed ogni suo riflesso: dalla tradizione artistica medievale alle espressioni di avanguardia, purché non si cada nel cattivo gusto. Desiderosa di conoscenza, sperimenta spesso i più diversi canali di ricerca. Per scirokko.it cura si occupa di critica d'arte contemporanea e della promozione di nuovi artisti e di eventi culturali messinesi e siciliani.
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