“Beyond the truth – Al di là della verità”. Questa l’ultima mostra (“l’ultima” della settimana) della rassegna “R- esistenza d’artista” curata da Saverio Pugliatti nella Sala Mostre del teatro Vittorio Emanuele di Messina.
Autore delle opere in mostra (prevalentemente pittoriche, accostate a qualche piccola scultura), Michele D’Avenia. Artista milanese per nascita ma calabro – messinese per percorso di studi e lavoro, ormai più che conosciuto a livello nazionale.
Promotore di un linguaggio artistico quasi ossessionato dal senso della perfezione, guidato dal gusto per la classicità ma con un tocco deciso di contemporaneità. Un linguaggio che mira ad un senso, quasi snervante, di chiarezza e di ordine, ma addolcito da una linea malinconica ricorrente in molti dei suoi lavori.
Un linguaggio alle volte simbolico che traduce sentimenti diversi.
Uno studio attento del dato reale, una riflessione sulle sue “verità”.
Quelle esposte sono opere che, attraverso un disegno perfetto uscito dalla fotografia e delineato dal tratto netto e da un colore deciso, ritraggono l’immancabile natura morta (che, in realtà, con D’Avenia si fa vivissima) e l’immancabile soggetto femminile sempre malinconico, con una nota velatamente sensuale e di certa fragilità.
Sembra quasi che mentre per la classicità D’Avenia riporta una visione positiva, “colorata”, per il dato contemporaneo sembra esprimere una certa malinconia, un senso di continua incertezza, che trova sollievo solo in “istanti di piacere” (“Il viaggio – Istanti di piacere”).
Anche un riferimento alla storia di Messina, città tanto bistrattata dall’uomo ma anche protagonista della triste pagina del terremoto del 1908, che mise in ginocchio la città.
Una mostra che è un viaggio fra luci ed ombre, fra classico e moderno, fra simbolo e realtà.
Ancora fino a domani, 1 Maggio.
Ingresso gratuito.
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