Il “MostroCaligola” di Roberto Bonaventura al Teatro dei Naviganti di Messina

E’ appena andato in scena al Teatro dei Naviganti di Messina “MostroCaligola”, di Roberto Bonaventura; con Monia Alfieri, Gianluca Cesale e Giuseppe Giamboi.

Un lavoro (rivisto rispetto a edizioni passate) scritto e prodotto dalla compagnia “Il castello di Sancio Panza” – diretta da Bonaventura – la quale ha radici siciliane, ma da anni, grazie ad una professionalità e ad una bravura mai venute meno, viaggia a vele spiegate nel panorama teatrale nazionale riscuotendo sempre successi e consensi.

Una figura, quella di Caligola, sempre attuale, anzi attualissima, come la figura e la penna di Albert Camus a cui lo spettacolo si ispira.

Una messa in scena “psichedelica”. Disegno luci, colonna sonora, costruzione dei dialoghi (originalissima, tra flashback di scene cinematografiche come il barbone “pestato” nel capolavoro “Arancia Meccanica”, Pasolini e la riflessione sulla deprimente televisione, il discorso di Albert Camus per il riconoscimento del Nobel nel 1957, recenti talk show), performance dei bravissimi attori…  ogni elemento magistralmente diretto verso una visione allucinogena dove l’allucinazione è finestra di realtà.

Un Caligola sempre protagonista in epoca romana, in età fascista con Camus ed infine in tempi a noi contemporanei, che ha insiti in sé la tragicità storica, turbamento dell’animo umano di fronte all’esistenza percepita come assurda perché dominata dal delirio di potere, perché contraddittoria, banale, feroce. E proprio all’assurdo, a quello che Camus chiamava “divorzio tra l’uomo e la sua vita”, si ispira lo spettacolo di Bonaventura. Un assurdo messo in scena dal Regista con professionalità ed acutezza; tenendo sempre alta l’attenzione del pubblico anche in diversi momenti di “drammatiche” risate.

Un Caligola mostro… o forse no… che grida alle ingiustizie sociali, agli indurimenti del cuore di fronte ad atteggiamenti spietati o a ragionamenti ossessionati da una (pseudo) logica, ai tiranni, ai brutimenti mentali da televisione, all’apparire a tutti i costi, al successo facile, ad un’epoca in cui tutti si sentono giudici pur non possedendo elementi adeguati. Un personaggio che vede nella rivoluzione mentale (quindi costruttiva) l’unica vera via di salvezza.

Camus e Caligola, sulla scena del Teatro dei Naviganti, si intrecciano oppure sono una forma diversa di una stessa sostanza… Forse Caligola non è in molti di noi?

Il mondo così com’è non è sopportabile. Gli uomini muoiono e non sono felici” – Albert Camus

MOSTROCALIGOLA – mostro per avere troppo amato

regia Roberto Zorn Bonaventura
con Monia Alfieri, Gianluca Cesale e Giuseppe Giamboi
scrittura scenica della compagnia Il Castello di Sancio Panza
foto Giuseppe Contarini
Aiuto regia Martina Morabito
produzione Il Castello di Sancio Panza

Il Teatro dei Naviganti si trova a Messina, in Via del Santo n.67

Prossimo appuntamento, il 3 ed il 4 Febbraio con “Famiglia”, di e con Norberto Presta.

Per ogni spettacolo è necessaria la prenotazione:

mobile – 339 5035152

email – info@teatrodeinaviganti.it

Laura Faranda

Laura Faranda

Nata a Messina nel 1984. Critica e curatrice di Arte Contemporanea. Anche Dottore di Ricerca in Geografia Umana e Culturale, per questo particolarmente sensibile all'interazione arte/territorio. Ama l’arte ed ogni suo riflesso: dalla tradizione artistica medievale alle espressioni di avanguardia, purché non si cada nel cattivo gusto. Desiderosa di conoscenza, sperimenta spesso i più diversi canali di ricerca. Per scirokko.it cura si occupa di critica d'arte contemporanea e della promozione di nuovi artisti e di eventi culturali messinesi e siciliani.
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    Luigi

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    02/02/2018 at 9:43

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