Le nuove frontiere della psicologia alla Badiazza

Si è appena concluso presso la suggestiva Chiesa Santa Maria della Valle (Badiazza) di Messina il convegno “Le nuove frontiere della psicopatologia”,  patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Messina, il Centauro Onlus e dal CIPA (Centro Italiano di Psicologia Analitica – Istituto per l’Italia meridionale e la Sicilia) e che ha visto coinvolti i principali Enti della città che si occupano di salute mentale, come il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) di Messina, diretto dal Dott. Antonino Ciraolo, L’Istituto Italiano di Micropsicoanalisi e la Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università, diretta dal Prof. Rocco Zoccali. Il convegno ha avuto come tema principale, declinato in molteplici sfaccettature psicopatologiche e letture cliniche, il luogo della frontiera, inteso, come introdotto dal Dott. Matteo Allone, Psicologo e Analista CIPA, Responsabile del Centro Diurno Camelot e Presidente dell’Associazione “Il Centauro”, come luogo di limite, di incontro-scontro in cui si verificano nuove emergenze e mutazioni psichiche, forme per cui forse non si hanno ancora diagnosi e che colgono impreparati, ma rinnovano la necessità di integrazione in senso junghiano, la necessità di fare Anima.

Sono intervenuti, introdotti e commentati da Pasqualino Ancona, Psicologo Analista Senior C.I.P.A. e I.A.A.P. Catania e Francesco La Rosa Psicologo Analista Didatta C.I.P.A. e I.A.A.P. Palermo:

Ferdinando Testa, Psicologo Analista e Didatta CIPA e IAAP a Catania, con una relazione dal titolo “La clinica delle visioni: tra fenomenologia ed immaginazione” che ha affrontato con esempi clinici la visione, intesa come immaginazione e distinta dal delirio e dall’allucinazione nonchè la fenomenologia della sua assenza.

Maurizio Nicolosi, Psichiatra, Psicologo Analista Didatta C.I.P.A. e I.A.A.P. Catania, che ha affrontato il tema della contemporaneità rispetto a “Il tempo (triste) della disidentità” con i sentimenti di vuoto, noia, incapacità ad identificarsi che il tempo in cui viviamo comporta.

Giulia Valerio, Psicoterapeuta junghiana, docente di Psicologia Analitica e di Etnopsichiatria a Milano, in tema di “Prospettive etnocliniche: le frontiere dell’invisibile”, che ha portato alla luce le delicate tematiche psicologiche e culturali dei migranti, meglio chiamati “prossimi” cioè vicini a noi ma difficili da amare come se stessi.

Melania Mento, Ricercatore di Psicologia Clinica Università di Messina e Giuseppe Rao, Psichiatra – Direttore Modulo Dipartimentale Salute Mentale Messina Nord hanno invece moderato gli interventi di:

Daniele La Barbera, Professore Ordinario di Psichiatria e Direttore della Scuola di Specializzazione, Università degli Studi di Palermo, che con la sua relazione “Fisiopatologia dei mondi artificiali, tra mutazioni psichiche e cambiamenti antropologici” ha posto l’accento sull’accelerazione della tecnologia ed il suo impatto sul sistema nervoso, ma soprattutto sulle funzioni corticali superiori e sulle funzioni simboliche.

Luigi Baldari Micropsicoanalista Didatta, Presidente Commissione per l’esercizio della Psicoterapia dell’Ordine dei Medici Messina ha invece trattato il tema dal punto di vista degli “Effetti fisiologici e patologici della solitudine” che caratterizzano l’individuo nel suo rapporto con sé stesso e col mondo esterno, nelle loro traiettorie sia evolutive che patologiche.

Gioia Marzi Micropsicoanalista Didatta, Direttore UOC Promozione Salute, Fragilità e Fasce Deboli, Responsabile UOSD Disturbi Alimentari ASP Frosinone ha discusso una relazione dal titolo “L’anoressia oltre il culto e la dissoluzione del corpo” focalizzandosi sulle nuove emergenze nella sfera dei disturbi dell’alimentazione.

E ancora, nella sessione pomeridiana, con i chairman Giuseppe Mento Presidente Associazione “La Mente” Archetipi e Territorio Messina e Clemente Cedro Professore Aggregato di Psichiatria Università degli Studi di Messina sono intervenuti:

Salvatore Settineri, Professore Associato di Psicologia Clinica, Università degli studi di Messina, con una relazione dal titolo “Qual è il confine nella produzione proiettiva?” sottolineando come i confini possano essere limiti se visti dall’esterno e difese se viste dal mondo interno ed il ruolo fondamentale delle immagini per la psiche.

Riccardo Mondo, Psicologo Analista Didatta C.I.P.A. e I.A.A.P. Catania con una relazione dal titolo “Alterità alienate. Ospitare lo straniero nell’analisi di gruppo” ha fornito esempi clinici e letture delle dinamiche di gruppo.

Giovanna Gioffrè Psicologo Analista, C.I.P.A. Meridionale Messina con una relazione dal titolo “Narcisismo 2.0: il predominio dell’immagine sull’immaginazione” ha sottolineato l’interazione fra personalità patologica e tecnologia.

Mario Gullì Psicologo Analista, socio analista C.I.P.A. Meridionale Messina ha infine esposto una relazione su “Salire il limitare di gioventù, ostacoli al passaggio all’età adulta” approfondendo l’espansione dell’adolescenza e la maturità psichica.

 

Il convegno ha toccato i temi delle nuove psicopatologie, delle sfumature di sofferenza per le quali ci si rivolge ai clinici, ha sollevato il bisogno di armonizzare, integrare e superare le dissociazioni fra “noi” e “loro”, fra solitudine e popolarità virtuale, fra narcisismo e adultità, fra mente e corpo etereo, e dal confronto è emerso come nessuno possa chiamarsene fuori.

 

Amelia Rizzo, psicologa

 

P.s. in copertina, un’opera dell’artista Antonello Bonanno Conti da tempo sensibile anche alle realtà inerenti al campo della psicologia a Messina

 

 

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