Il termine Kaiser deriva dal titolo di Cesare (in latino: Caesar) di cui godevano gli imperatori romani. Gli Imperatori del Sacro Romano Impero si chiamavano Kaiser, che insieme al titolo di re dei Romani spettante all’erede designato dagli elettori, intendeva richiamare una derivazione da titolo di Cesare usato dagli imperatori romani.
Ieri per un giorno siamo stati tutti Kaiser, ossia imperatori, capi, potevamo scegliere e decidere, e forse l’abbiamo fatto. Il Quorum non è stato raggiunto. Sai che novità? L’articolo 75 della Costituzione fissa il quorum per i referendum abrogativi e dice: «La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi». Dal 1970, quando il parlamento promulgò le leggi necessarie a rendere effettivo l’articolo 75 della Costituzione e quindi rese possibile i referendum abrogativi, sono stati organizzati referendum per abrogare una legge 66 volte. Di fatto, si è votato in 17 occasioni diverse, visto che in quasi ogni tornata agli italiani era sottoposto più di un quesito (nel 2009, ad esempio, c’erano nove quesiti diversi sulla scheda). In 27 casi, il 40 per cento del totale, il referendum non è riuscito a raggiungere il quorum. L’ultimo referendum a raggiungere il quorum è stato quello sull’acqua pubblica e il nucleare, composto da quattro quesiti, che si è tenuto nel 2011. Era dal 1995 che nessun referendum riusciva a superare il quorum.
Il prossimo ottobre, saremo chiamati a votare un referendum sulle riforme costituzionali promosse dal governo, tra cui la più importante è la riforma del Senato. Sono curiosa, sono molto curiosa. Resta il fatto che credo fermamente che non esistono vincitori nè vinti, non in casi come questo, non in senso stretto. Questa non era una guerra, non era una competizione, non era nemmeno un fatto politico, chi l’ha presa in questa maniera, non ha capito nulla.
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