Pietro Mantilla: “Traiettorie di un dinamismo predisposto”

 

Alla galleria Teste Matte di Messina si è appena conclusa “Traiettorie di un dinamismo predisposto”,  la bella mostra del maestro Pietro Mantilla.

A fare da linea guida per tutta la mostra, curata dai “padroni di casa” ed artisti Franco ed Ilia Currò insieme al Maestro e presentata da Laura Faranda (giornalista d’arte per Scirokko.it e critica d’arte), è il dinamismo. Questo ultimo, infatti, è insito nel concetto di “vita” proposto dall’Artista che vede il flusso vitale come un flusso di energia che dev’essere alimentato dalla creatività, dall’arte pura, ossia quella dominata da una certa onestà intellettuale, dall’umiltà, dalla coerenza interiore, dalla sensibilità… ma il dinamismo è “predisposto” anche per avere pensato la mostra come una esposizione in cui il pubblico è parte attiva di essa, dandogli la possibilità di rivedere l’allestimento ideato dall’Artista e di proporne uno proprio. Così, oltre alle diverse tele appese, una consecutiva all’altra a dimostrazione di quel flusso energico, già citato, che le alimenta e le porta a sostenersi vicendevolmente, tante altre sono state appoggiate alla base di ogni superficie murale,  mostrando il retro con in evidenza il titolo dell’opera, così da suggerire allo spettatore di girarle ed eventualmente di sostituirle a quelle già appese.

Una mostra unica, nell’idea e nell’allestimento. Punti cardine dell’intera esposizione, un’opera intitolata “PopArt rionale”  ossia un grande tavolo da biliardo il cui sfondo eccezionalmente nero è percorso da palline, tutte di colore diverso e segnate da un numero, che vanno in più direzioni… e poi un pannello bianco da cui “emergono” 60 cartoncini ad olio che ritraggono ciascuno una impressione acquisita, catturata da Mantilla uscendo fuori dal suo studio, passeggiando, osservando la sua città, Messina… parlando con la gente, ascoltandola parlare in vari angoli o luoghi (soprattutto bar, tabacchini, sale da biliardo) della città; rappresentazioni scherzose di attimi di vita che celano tutte un titolo speciale… che rivela la particolare sensibilità che da sempre l’Artista riserva all’uomo ed alla vita.

“PopArt rionale” risulta una potente metafora dell’esistenza in cui il giocatore, l’individuo, deve giocarsi bene la sua partita… attraverso l’astuzia, attraverso il colore, attraverso una mente dinamica, attraverso la Fortuna. Così ogni pallina diviene un simbolo; perfettamente tonda così da dimostrare come l’uomo soltanto creando un oggetto così rotondo ha superato la natura… Ogni numero porta con sé un significato: l’8 l’infinito, il 9 la summa di tutti i numeri, il catalizzatore di energia, il simbolo della totalità, della compiutezza… il 13 ed il 17 numeri simbolo per eccellenza di fortuna o sfortuna… e così tanti altri.

Nelle tele esposte, invece, attraverso un figurativo difficilmente collocabile perché personalissimo, è la figura femminile a dominare in un’atmosfera spesso sospesa ed evocativa, raramente reale. La donna, l’essere accogliente ed energico per eccellenza, colei che genera vita, simbolo di maternità ma anche di sensualità ed erotismo, da sempre tratto principale del mondo artistico di Mantilla, viene raffigurata dal corpo scultoreo oppure dalla posa plastica o ancora in atti spontanei; quasi sempre senza vesti, a simboleggiare una necessità di mostrare la propria essenza oltre le tante sovrastrutture a cui ogni uomo è sottoposto. Ed a questo proposito si ricollegano anche delle opere in cui viene indagato il rapporto tra l’uomo e la natura, cercando di svelarne le varie dinamiche per arrivare alla vera identità di entrambi gli elementi. Singolare l’immagine di una donna, nuda, di spalle, le cui rotondità corporee si uniscono alla “rotondità” coinvolgente  del suo abbraccio ad un bosco… in un atto di abbandono e di accoglienza.

Una mostra unica ed innovativa, che meriterebbe di “girare” un po’ per tutta la Sicilia e non solo. Chissà…

La galleria Teste Matte di Messina si trova a Messina, in via del Bufalo n. 9.

Per info, contattare: 329 1697981 oppure contattare gli organizzatori direttamente alla pagina Facebook della Galleria.

 

Laura Faranda

Laura Faranda

Nata a Messina nel 1984. Critica e curatrice di Arte Contemporanea. Anche Dottore di Ricerca in Geografia Umana e Culturale, per questo particolarmente sensibile all'interazione arte/territorio. Ama l’arte ed ogni suo riflesso: dalla tradizione artistica medievale alle espressioni di avanguardia, purché non si cada nel cattivo gusto. Desiderosa di conoscenza, sperimenta spesso i più diversi canali di ricerca. Per scirokko.it cura si occupa di critica d'arte contemporanea e della promozione di nuovi artisti e di eventi culturali messinesi e siciliani.
1 Commento
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    Luigi

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    21/02/2017 at 13:22

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