Street Art: il caso di Palermo

Da qualche anno a questa parte la Street Art, l’Arte di Strada, anche detta Arte Urbana, sta prendendo sempre più piede in Italia e soprattutto al Sud. Dall’essere originariamente considerata una forma di arte minore, spesso confusa con il graffitismo, sta assumendo sempre più il valore di una vera e propria forma di arte alla pari delle così dette “opere d’arte” contemporanee. Non solo, ma sta diventando una delle principali forme artistiche di denuncia sociale e di rigenerazione urbana. Non è più vista, dunque, un modo per “imbrattare i muri”, ma addirittura un mezzo per rigenerarli, per ridare loro una identità, nuova ed appunto contemporanea.

Il Sud d’Italia, luogo sicuramente tra i più affascinanti della Penisola, ma anche in molte sue parti degradato, con una identità dimenticata, si sta rivelando terreno molto fertile per la espressione della Street Art, coinvolgendo street artists siciliani, italiani e stranieri. Diversi gli esempi: Campania, Calabria, Sicilia. In particolare in Sicilia, contemporaneamente al caso “DistrArt” e “Via Belle Arti” di Messina e “Res Pubblica Temporanea” di Catania (per fare qualche esempio più in voga), anche Palermo si sta “tingendo” di Street Art. A partire da Maggio con “Inseminazione Artistica. La mostra nel cemento”, progetto nato con la collaborazione dell’associazione culturale Caravanserai-Palermo e di Progeas Family di Firenze, si arriva adesso ad un vero e proprio museo a cielo aperto, che rigenera le diverse vie degradate che costellano il centro storico accostandosi a monumenti e vie nuove.

In ultimo, grazie alle opere dello street artist B1 è possibile seguire un tour “street-artistico” in tutta l’area compresa fra via Oreto e via Diana come estremi che la aprono e chiudono, quindi penetrando verso via Lincoln ed il Centro, la zona del teatro Massimo, il quartiere Garibaldi e la zona del teatro Politeama. B1 ha infatti realizzato su diversi muri delle zone suddette delle colorate e sfiziose mattonelle quadrate, di dimensione media, che, unendo con maestrìa l’arte della ceramica all’arte del fumetto, lanciano potenti messaggi sociali: dall’inquinamento dato dal numero spropositato di macchine alla questione dei mezzi di trasporto pubblici, dalle idee di massa al tema delle capacità presenti o meno del Governo italiano
Un tour a cui è impossibile resistere, tempo permettendo si intende.
Di seguito una galleria fotografia del lavoro.

Si ringrazia per le fotografie Antonio Curcio.

Laura Faranda

Laura Faranda

Nata a Messina nel 1984. Critica e curatrice di Arte Contemporanea. Anche Dottore di Ricerca in Geografia Umana e Culturale, per questo particolarmente sensibile all'interazione arte/territorio. Ama l’arte ed ogni suo riflesso: dalla tradizione artistica medievale alle espressioni di avanguardia, purché non si cada nel cattivo gusto. Desiderosa di conoscenza, sperimenta spesso i più diversi canali di ricerca. Per scirokko.it cura si occupa di critica d'arte contemporanea e della promozione di nuovi artisti e di eventi culturali messinesi e siciliani.
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