The Zen Circus e l’ultima serata di Indiegeno Fest 2018

Si è conclusa anche la quinta edizione di Indiegeno Fest; festival ormai affermato, organizzato da Leave Music, dedicato alla più interessante musica indipendente italiana, pure volto alla valorizzazione del patrimonio storico e architettonico del Golfo di Patti (Me – Sicilia).

A salire sul palco del 9 Agosto, nella suggestiva spiaggia della Marina di Patti, gli Zen Circus, che hanno super confermato la loro professionalità ed originalità.

Ad aprire l’evento dell’ultima serata del Festival, i giovani cantautori Tommaso Di Giulio e MariaAntonietta. Nonostante questi ultimi due siano entrambi bene accolti dalla critica di Settore e seppure abbiano confermato, ognuno nella sua linea identitaria, una buona padronanza del palco e ciascuno del proprio lavoro, Di Giulio, oltre alla preparazione (sebbene ancora in itinere), ha presentato una buona dose di originalità. MariaAntonietta (al secolo Letizia Cesarini), nulla togliendo al parere della critica ed alla sua nota caratteriale senza dubbio definita, e neppure nulla togliendo alla bravura indiscussa dei suoi musicisti, è apparsa un po’ noiosetta… troppo intenta a cercare una essenza alternativa per raggiungerla realmente.

Ovviamente (ma è naturale che sia così), un altro mondo si è abbracciato con gli Zen Circus. La loro innata attitudine al fare musica, il loro studio, la loro identità definitasi solidamente nel tempo e la loro energia si sono espresse pienamente – ed ancora una volta confermate – sul palcoscenico della Marina di Patti. Canzoni del nuovo, interessante album “Il fuoco in una stanza” (arrivato a soli 18 mesi dal precedente lavoro “La terza guerra mondiale”) mescolati ai successi di sempre come “Andate tutti a fanculo”. Rock passato e presente, ferite di ieri e di oggi sanate da una inconfondibile carica emotiva e vitale.

Una line up, quella del 9 Agosto, che ha visto anche filo conduttore temi attuali, sempre coinvolgenti; come quello del dolore come base di rinascita. Per citare Oscar Wilde, “dove è il dolore, là il suolo è sacro”.

Ancora una volta, la musica e le menti creative di qualità hanno dimostrato di essere un potentissimo antitodo.

Siamo pronti per un Indiegeno Fest – Sesta Edizione!

Di seguito, qualche scatto dell’evento per cui si ringrazia Paola Longo.

Immagine di copertina, credit Indiegeno Fest

 

Laura Faranda

Laura Faranda

Nata a Messina nel 1984. Critica e curatrice di Arte Contemporanea. Anche Dottore di Ricerca in Geografia Umana e Culturale, per questo particolarmente sensibile all'interazione arte/territorio. Ama l’arte ed ogni suo riflesso: dalla tradizione artistica medievale alle espressioni di avanguardia, purché non si cada nel cattivo gusto. Desiderosa di conoscenza, sperimenta spesso i più diversi canali di ricerca. Per scirokko.it cura si occupa di critica d'arte contemporanea e della promozione di nuovi artisti e di eventi culturali messinesi e siciliani.
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