“Il Pensatoio” di Vittorio Trimarchi | scirokko.it

A Messina, nel quartiere di Maregrosso in via Roma angolo via Croce Rossa, è sita una vecchia palazzina, quasi del tutto abbandonata, attraente come tutti gli edifici dismessi che continuano a saper raccontarIl Pensatoio - manichino donnae tanto di sé. Accanto a questa, un cancello bianco con strisce blu, al centro di un muro pitturato da ragazzi. Il cancello è l’ingresso di un luogo letteralmente meraviglioso, in quanto contenitore di tante meraviglie: mobili di epoche diverse, credenze che custodiscono cocci e mezzi busti di donne manichino, sedie di vario tipo, appese al soffitto o sistemate con un sapiente sistema “ad incastro”, due mostre di arte contemporanea: una realizzata dai ragazzi della scuola E. Drago di Messina, che fa rivivere in modIl Pensatoio - Cammaratao originale le sculture che decorano la facciata della casa dell’artista outsider Giovanni Cammarata (poco distante da questo luogo); l’altra, una vera e propria mostra di alcune delle opere di Cammarata salvate da un tentativo di distruzione da parte di enti locali per motivi edilizi dall’avvocato del “cavaliere” (così conosciuto in città) Giovanni. Ma non è finita qui, questo luogo, che dall’esterno sembra un comune baraccone, è arredato al suo interno anche da deliziosi salottini e da un “Antro”, ossia una sorta di ripostiglio ma che custodisce al suo interno solo una maschera dIl Pensatoio - pianofortei cemento dipinto raffigurante il viso del Cavaliere illuminato da una luce piccola ma potente quanto essa stessa. Ed ancora, al soffitto sono appese non solo alcune sedie, ma anche opere di vario genere e valore, copertine vintage di giornali, una scala salita dalle gambe di un uomo manichino dal busto mancante. E poi un pianoforte con il suo seggiolino, affascinante, ma semi distrutto e per questo chiuso. Accanto alla zona centrale, una porticina che apre su una sorta di studiolo: un tavolo, una radio che suona musica italiana di qualche anno fa e sempre tanti mobili, sedie, opere appese ed un divano. L’atmosfera è onirica, una dimensione altra, ogni oggetto è simbolico e viene sempre spostato di posizione. Questo luogo così particolare è “Il Pensatoio” di Vittorio Trimarchi. Vittorio, originariamente antiquario, poi creativo. Dopo essersi messo in pensione ha cominciato a trasformare quello che era il suo deposito in un posto dove dedicarsi alla creatività, sua caratteristica per eccellenza. Un luogo dove riflettere, ma soprattutto dove continuare a sognare il suo primo e forse unico grande amore. Vittorio, all’età di dieci anniIl PensaTOIO - Antro, conosce Rina, sua coetanea, dalle lunghe trecce bionde . Diventano molto amici, passano ore ed ore insieme fino all’età di tredici anni, quando le loro strade prendono direzioni diverse e Rina non ha neanche più le belle trecce. Vittorio è innamorato di Rina, ma sono bambini e lascia che la vita faccia il suo corso, ma rimane tormentato per questo distacco. Negli anni, il tormento diventa creatività e Vittorio, in quello che era il suo deposito, ricostruisce, in modo più ampio, la casa che da bambino aveva realizzato per Rina, dove passavano il loro tempo a fantasticare. Chiama questa “casa” con il nome che gli avevano dato: “il Pensatoio”. Col tempo Vittorio si inserisce nel campo dell’arte contemporanea e della creatività messinese, viene conosciuto dal prof. Pier Paolo Zampieri, sociologo e dallo storico e critico d’arte Mosè Previti. I due credono insieme a Vittorio nel “Pensatoio”, ma soprattutto vedono in esso una particolare, fuori dagli schemi tradizionali, galleria d’arte. E questo, in effetti, è divenuto ed è ancor oggi il Pensatoio. Un punto di riferimento per artisti, creativi, ricercatori ed amanti dell’arte, anche sede del gruppo di ricerca sull’arte outsider “Zona Cammarata”, supportato anche dall’Osservatorio Outsider di Palermo. Il fulcro da cui parte l’energia creativa di Maregrosso. Ma quest’anno la vita ha stupito Vittorio e tutti gli “amici del Pensatoio”: le strade di Vittorio e Rina si sono ritoccate. Lei da tanti anni è in Australia, lui nella loro Messina, ma per caso fortuito, dopo quel famoso e rimbombante saluto quando erano ragazzini, si sono risentiti, riavvicinati, di nuovo sognanti. Tanto che Vittorio sta pensando che il cerchio si è chiuso, il Pensatoio si è “realizzato”, può essere chiuso e forse è arrivato il momento di uscire dal tormento ed abbandonarsi del tutto, finalmente, a concretizzare il sogno. Ma dove? Lo vedremo…

Ogni mercoledì: visite guidate, gratuite, della mostra di Giovanni Cammarata Il Pensatoio 4custodita nel Pensatoio, a cura di Mosè Previti e Pier Paolo Zampieri.
Ogni sabato sera: possibilità di visite guidate, gratuite, previo accordo via Facebook con il Pensatoio.
Inoltre, il Pensatoio si presta anche ad accogliere intimi concerti, rappresentazioni teatrali ed eventi.

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