La galleria Kalòs di Messina (via C. Botta 2a – angolo via T.Cannizzaro) continua ad ospitare mostre d’arte contemporanea di artisti messinesi di rilievo nazionale ed internazionale, promosse da Massimo Di Prima ed organizzate da Andrea Reitano.
Il 17 Ottobre a fare il suo ingresso la mostra di Alex Caminiti (messinese, classe 1977), dal titolo arduo “V-A-I-I-M-RS-D-M-E-D-A” (“Vasi di merda”). Un artista molto particolare Caminiti. Giovane ma con le idee molto chiare e con forte determinazione, tanto che la sua arte è conosciuta ed apprezzata (ha ricevuto vari premi, ultimo dei quali in questi giorni a Parigi) in tutto il mondo.
La mostra in corso è una rassegna di vasi di terracotta, caratterizzati da scritte (attraverso l’uso di bombolette) che, a primo acchito, sembrano deliri, volgarità, espressioni egocentriche ma in realtà l’arte di Caminiti messa in mostra, giocando con oggetti, frasi, materiali, lettere e metafore, è un grido di protesta ed anche di sfida, sulla base del suo personale modo artistico, verso un mondo dove un certo perbenismo, che racchiude in sé sfumature dittatoriali, si unisce ad un narcisismo smodato e dilagante, dove l’uomo deve avere tutto sotto il suo controllo.
Una mostra “sfiziosa” per una città come Messina dove i cittadini si scandalizzano più per una cattiva parola facente parte di un’opera d’arte piuttosto che di una carta gettata per terra o di un generale disinteresse verso ciò che ci circonda, si potrebbe dire per un generale provincialismo non artistico ma reale. Come dice lo stesso Caminiti, la sua arte: “Non è nè per seguire uno stile né per interpretare una tecnica. E’ un’arte per le persone, per chi vuole. In generale “Arte” è l’espressione di tante cose, tante quanti sono gli occhi di chi la osserva. Il mondo stesso è fatto di tanti elementi, ma così come per l’Artista non esistono dei veri e propri punti di rottura, non esistono dei veri e propri punti di contatto”.
Fino al 23 Ottobre 2015.
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