Alla galleria Kalòs di Messina si è appena conclusa Senza Titolo, la nuova personale di Massimo Di Prima, colui che tiene in vita con passione, insieme ad Andrea Reitano, la Galleria.
E di passione parla la esposizione, dall’Artista sottotitolata “Carne da macello”, con evidente riferimento, naturalmente anche provocatorio, alla condizione dell’uomo contemporaneo ed a quella che è ormai figura centrale nella nostra società: l’immigrato.
Una esposizione di opere per lo più di grandi dimensioni, in cui impera la ricerca materica… una mistione di pece nera, lana di vetro, cemento, resine è incollata su supporto di legno, facendo alle volte da sfondo ad un figurativo in bianco e nero che pare emergere di botto all’occhio di chi osserva, come emergono tutto ad un tratto nei mari i cadaveri dei tanti uomini di varie età e di diverso genere fuggiti, con niente addosso se non la propria identità, alla ricerca di condizioni di vita dignitose… più riconoscenti verso quella identità spesso tanto sofferta…
Un tema sicuramente molto dibattuto al giorno d’oggi, ma che Di Prima elabora a suo modo attraverso opere dal forte impatto estetico ed emotivo.
Si muove tra pietà in cui la figura materna è sostituita da quella paterna, tra scarpe senza padrone, corpi ancora non del tutto formati e corpi completi… che alle volte custodiscono dentro di sé una nuova vita…
Un grido di dolore e di denuncia, se si vuole un po’ “baconiano”, atto a colpire l’anima per stupirla ma soprattutto per scuoterla.
Quella di Di Prima è un’arte in cui la complessa tecnica si accosta ad un linguaggio senza veli; ed anche questa volta ha colpito nel segno.
La galleria Kalòs si trova a Messina in via C. Botta n.2a, angolo via T. Cannizzaro.
Vi dà appuntamento oggi, a partire dalle 18.30, con una nuova mostra.
Per maggiori info e contatti: 349 4475633
Di seguito qualche scatto di Senza Titolo.
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