La rotonda vittoria nel derby con la Reggina è già storia!

Ne è valsa la pena attendere per oltre otto anni il ritorno del derby dello Stretto sulla sponda giallorossa. Il Messina demolisce la Reggina, bissa la vittoria dell’andata ed in un sol colpo alimenta la classifica e regala una gioia indimenticabile ai propri tifosi. In un San Filippo vestito a festa, 6.000 spettatori sugli spalti, dopo la rete che ha spezzato l’equilibrio non c’è stata più praticamente partita. Amaranto annichiliti, con un 4-1 celebrato in grande stile. Grassadonia, nonostante i tanti indisponibili, tra cui lo squalificato Mancini, azzecca tutte le mosse, con le sorprese Benvenga e Bortoli nell’undici di partenza. Dopo un minuto Izzillo sfiora il gran gol con una conclusione a giro e per la squadra di Alberti si capisce subito che aria tiri. L’ex spezzino ci riprova una ventina di minuti più tardi, trovando Belardi pronto ad opporsi. Il Messina tiene in mano il gioco, ma evita di scoprirsi, anche perché sull’altro fronte, insieme all’ex Aronica, c’è un ispirato Insigne. Al 36’ il fratello d’arte fa correre un lungo brivido a Iuliano, spedendo fuori di un soffio dopo un’improvvisa accelerata. Quattro minuti dopo il Messina passa e indirizza il match: Ciciretti semina il panico nella difesa reggina, l’assist per Bortoli è di quelli al bacio: uno dei protagonisti meno attesi sblocca il risultato con un comodo tap-in, firmando la sua prima rete stagionale. Nella ripresa per gli amaranto nemmeno il tempo di riordinare le idee. I giallorossi sono incontenibili ed al 2’ Orlando ritrova il killer instinct, sfruttando una sponda sul calcio d’angolo battuto da Ciciretti. Due gol su quattro in stagione nei derby, l’attaccante sembra avere un conto in sospeso con la Reggina. Non è finita qui, perché non può non esserci la firma di Corona. E al 19’ Re Giorgio, innescato da Damonte, protegge palla e fredda Belardi con un preciso diagonale. 3-0 ed abbraccio al figlio a bordo campo. Izzillo sfiora il poker, che puntuale arriva al 32’ con lo scatenato Ciciretti che salta avversari come fossero birilli e dal limite dell’area manda la sfera all’angolino. Una perla degna di illustri predecessori con la maglia numero 10. Il talento scuola Roma decide di festeggiare con un selfie sotto la curva sud, dando il la all’ apoteosi. La gran punizione di Insigne, a quattro minuti dal termine, serve soltanto agli almanacchi. Messina-Reggina 4-1, roba da stropicciarsi gli occhi. La salvezza diretta è ancora tutta da conquistare e bisognerà tenere a freno l’euforia, già pagata a caro prezzo un girone fa. Un derby così,tutto da gustare, è però già passato alla storia.

messinasporitva.it

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