Di Ventotto ce n’è uno! | Scirokko.it

Che febbraio abbia qualche giorno in meno rispetto ad altri mesi, non è di certo una novità, tuttavia incuriosisce sapere il perché di questa differenza. Questa storia è antichissima e ha origine in Età Romana, quando fu introdotto il calendario gregoriano in luogo di quello giuliano, promulgato da Giulio Cesare nel 46 a.C.. A sua volta quest’ultimo derivava dagli antichi calendari romani, dal calendario di Romolo esattamente, la cui successione mensile era basata sulla devozione alle divinità. Erano 10 infatti i mesi del calendario romano che cominciava da Martius (Marzo) e terminava con December (Dicembre), per un totale di 304 giorni.

Calendario di Romolo

Martius
Aprilis
Maius
Iunius
Quintilis
Sextilis
September
October
November
December

Da questo si intuisce anche l’origine etimologica dei nomi degli ultimi 3 mesi, secondo questa elencazione. Nel 713 a. C. Numa Pompilio modificò il calendario aggiungendo i mesi di gennaio e febbraio che furono posti alla fine dell’anno, dopo dicembre. A febbraio, ultimo mese, furono assegnati 29 giorni. Successivamente fu Giulio Cesare a decidere che il 1° gennaio fosse l’inizio del calendario e introdusse gli anni bisestili. Venne così stabilito un ciclo di 4 anni nel quale i primi tre anni, detti “comuni”, contavano 365 giorni mentre il 4° anno, detto “bisestile”, ne contava 366. Infine, nell’anno 8 a. C., il Senato Romano modificò quest’ultimo calendario aggiungendo un giorno ad Agosto (Sextilis nel calendario di Romolo) togliendolo però a febbraio che da allora mantiene questa numerazione.

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