L’ho scritto ieri in un post sul mio profilo. “L’estate è un posto bellissimo”. E lo ripeterò finché campo, perché io come tutti gli altri siciliani, in estate ci sono nata, anche se era ottobre, anche se fosse stato dicembre. Noi l’estate ce l’abbiamo addosso, sulla pelle, ma soprattutto nell’anima; per questo bastano due giornate di pioggia che diventiamo irritabili, perché noi all’inverno non ci crediamo.
Temperature miti, arte, cultura, storia, natura selvaggia, isole, vulcani, buon cibo, tradizioni, miti e leggende, persone e personaggi: tutti elementi che altri luoghi non avranno nemmeno fra cent’anni, tutti elementi che vogliono dire una cosa sola: TURISMO. Noi, dovremmo vivere di turismo. Peccato che all’ora di pranzo abbassiamo le saracinesche dei nostri negozi di souvenir e ce ne andiamo a casa, peccato che l’unica cosa che sappiamo vendere è una calamita rigorosamente Made in China che rappresenta uno con la panza, la coppola e la lupara, mentre senza andare troppo lontano, a Santo Stefano di Camastra, le calamite le dovremmo fare noi, altro che coppola e lupara! E così vale per altre mille cose. Intanto a Palermo una giovane creativa ha pensato e realizzato una linea di souvenir, calamite, del nostro amato Traliccio, della Madonnina e della Cattedrale, proprio niente male. E ci ha dovuto pensare una palermitana! Intendiamoci: la ringrazio, sempre meglio del mafioso Made in China… chiuso dietro le saracinesche dei nostri negozi in centro.
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