Basilio Fallo. Fino a pochi giorni fa questo nome non avrebbe detto niente a nessuno. Era un nome e un cognome, spesso accostato ad una professione, assistente capo della polizia di Stato al commissariato di Patti, punto. Certo, chi svolge un mestiere come il suo, sa che la prima cosa che viene messa a repentaglio continuamente è la propria di vita ed è bello che chi sceglie determinate professioni lo faccia prima di tutto per passione e non solo per portare il pane a casa. E’ già questo il gesto eroico. Se poi quella mattina non devi andare a lavorare ma semplicemente dedicarti a qualcosa che non sia il tuo lavoro, sei ancora più ignaro di quello che ti può succedere: diventare un eroe.
Quando accadono fatti del genere, la cosa che mi colpisce maggiormente non è il gesto in sè, quindi, in questo caso, gettarsi in mare rinunciando senza pensarci un attimo alla propria vita, e alle conseguenze devastanti che avrà sui tuoi affetti; è la concretezza che lo ha indotto a farlo. Non sono un poliziotto, non so dunque se ha compiuto quel gesto perché addestrato a farlo ma so che quel giorno, non solo ha portato in salvo la vita di quel ragazzo (e la sua), Basilio ha salvato il mondo. Dalle cose brutte, dall’illusione, dallo sconforto, dal fallimento che tutti crediamo sia questa società, fatta di imbrogli e malaffare, ha salvato il mondo dalla paura che non possano accadere cose belle. Gesta eroiche per l’appunto. Basilio è un eroe per questo motivo. E la cosa bella è che spesso basta una sola persona come Basilio per farti credere in un mondo migliore.
Grazie.
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