Per chi come me non è stato spinto da qualcuno, ma unicamente da un’urgenza personale, è qualcosa di magico e indicativo. A tredici anni ho “scoperto” la mia voce e con lei una grandissima timidezza, poi nel 1982 Michael Jackson in Thriller mi ha folgorata! e mi ha dato il vero input per crederci davvero! Sono queste le prime parole pronunciate da Barbara Cola, indimenticabile voce che a soli 25 anni insieme a Gianni Morandi sul Palco dell’Ariston di quel Sanremo del 1995 incantò il pubblico con la canzone “In Amore”. Arrivarono secondi, poco male. Era diversa Barbara, capelli biondi cortissimi e i suoi immensi occhi azzurri. Gli occhi sono rimasti gli stessi, profondi, grandi, timidi ma vispi e sorridenti. Davanti a un caffè mi racconta gli ultimi 20 anni della sua vita, quando ha incontrato per la prima volta Gianni (Morandi, ndr) per la prima volta, poi Sanremo, i dischi, la vita.
E’ stato a Bologna, avevo appena litigato con il mio ragazzo, arrivammo ai ferri corti e mi caccio’ via. Così decisi di andare a trovare degli amici musicisti che giravano nell’ambiente; lì trovai Morandi. Sicuramente fu destino, ma in ogni caso devo ringraziare il mio ex, chiusa quella porta, è vero, per me si aprì un portone.
Quando decise di portarti a Sanremo?
Prima partimmo in un lungo tour di almeno un anno e mezzo tra Europa e Stati Uniti, dopo di che, per una serie di circostanze fu proposto a Morandi di tornare a Sanremo, e io mi trovavo al posto giusto nel momento giusto! Avevo appena compiuto venticinque anni fu come se mi avessero messo sotto i riflettori ancor prima di aver fatto un percorso naturale, artisticamente parlando. E’ stata un’esperienza assurda: la sala stampa gremita di giornalisti, millecinquecento capocce che mi fissavano, in molti anche curiosi della mia figura, ero giovane non sapevano dove sarei andata a parare, quindi l’attenzione era molto concentrata su di me e ricordo molte interviste e una grande volontà di rompere il ghiaccio la prima sera. Sanremo mi ha dato quasi 10 anni di notorietà nei quali ho fatto due album, ma già durante questi lavori la mia mente era proiettata verso il teatro, o comunque musica per immagini, insomma qualcosa che avesse dei codici più profondi, sentivo il bisogno di vedere la mia voce sopra un’immagine ben definita.
Adesso sei in tourneè con il musical “Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo” dove interpreti Lady Capuleti…
Si esatto. Per tutto il 2015 andremo in giro per l’Italia e so che ci saranno delle date all’estero, siamo in continuo aggiornamento. Stiamo girando tantissimo e la Sicilia non poteva mancare nel tour. E’ uno spettacolo unico, credetemi, che mi auguro resti in scena ancora a lungo, sarebbe bello superare il record di Notre Dame che è rimasto in scena per 12 anni!
In TV c’è un proliferare di Talent. Tu cosa ne pensi?
Sono assolutamente a favore nel momento in cui si riesce ad individuare il vero talento, una grande voce. L’importante è non arrivare ad un talent pensando che poi sia tutto in discesa, si deve arrivare con la consapevolezza che quello sia un punto di inizio, una possibilità come poche ne capitano. Devo ammettere che non ho il tempo di seguirli ma credo che che dai talent non può che venir fuori un talento! Scusate il gioco di parole!
A Messina una tua canzone è stata la colonna sonora di molte estati, in una nota discoteca era la più cantata e ballata: ogni volta che suonava “Libera” la gente impazziva…
Si! Ho avuto questo remix! “Libera” è stata scritta da tre Bolognesi: Campi, De Stefani e Baldoni, li chiamo per cognome perché sembrano un’associazione a delinquere! Ma in realtà hanno scritto per me questo brano che ha funzionato, per l’epoca e anche per l’età che avevo, anche se pensare di ricantarlo ora, remixato poi…mi fa strano perché si, insomma, riguarda un periodo molto diverso della mia vita. Ho scoperto anche di essere piuttosto conosciuta dalle generazioni un po’ più giovani per la canzone che ho cantato per la Disney in Hercules “Ti vada o no”. Ora il mio sogno è di tenere i vecchi successi, in particolare “In amore” nel cuore, e di poter avere qualcosa di nuovo da dire. Ma voglio una nuova vita per Barbara dove Lady Capuleti possa entrare nel cuore della gente tanto quanto la Cola di Sanremo, di Libera e di Hercules.
Ma è vero che hai rifiutato la corte di uno dei Take That?
Eh si, tra l’altro credo fosse proprio Robbie Williams, ma non ero proprio conscia di chi fosse, avevamo il camerino vicino, mi fece gli occhi dolci ma io non capivo più niente, dovevo andare sul palco a cantare e l’ho rifiutato; ma va bene così, ho anche avuto il piacere di avere davanti Raul Bova a 26 anni, lui era il doppiatore di Hercules, io la voce di Megara, e anche li c’è stato uno scambio di sguardi che però poi non ha portato a nulla…
E adesso sei…?
Il mio più grande amore resta sempre il palcoscenico. La donna oggi può avere anche, come nel mio caso esigenze diverse, quella di esprimere una creatività o una capacità imprenditoriale tipiche solo delle donne, non è una questione meramente femminista ma è piacevole sapere che ci sono donne che sono state capaci di lasciare il segno, non dico che le donne debbano abbandonare il senso materno, quello no, io sono madre sulla scena, pur non avendo figli mi sento madre nel momento in cui sono li con la mia Giulietta assolutamente da difendere.
Il Musical “Romeo & Giulietta. Ama e cambia il mondo” dal 21 al 24 maggio è al Palasport di Acireale, tutte le info su
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