Uno degli aspetti più apprezzabile degli antichi greci sta forse nella loro capacità di spiegare ogni evento naturale tramite splendidi miti. Nella vastissima congerie di leggende vi è quella di Cariddi, ambientata proprio sulla punta di Capo Peloro, dove Mar Ionio e Mar Tirreno si incontrano e scontrano creando forti correnti e gorghi importanti.
Qui secondo la leggenda vive Cariddi: dapprima una naiade dedita ai furti e famosa per la sua ingordigia che, spinta da questa sua voracità, un giorno rubò e divorò dei buoi sacri. Zeus adirato dunque la fulminò, gettandola nel tratto di mare in cui ancora oggi dimora e trasformandola in un enorme mostro con le sembianze di una gigantesca lampreda. Questa ogni giorno per tre volte ingoia l’acqua del mare e la rigurgita creando enormi vortici che trascinano e affondano le navi di passaggio.
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