Ci vuole pazienza
Una volta al mese mia moglie ha più ragione del solito.
Il compositore si spiegò. Rese note le proprie idee.
Il ritorno a casa era sapere che già eri in tutte le stanze.
Io. Noi. Noi due. Noi due a letto. Noi due più due. Di nuovo noi due. Di nuovo io. Io. E da soli non si è nulla. Salgo a trovarti ...
Se tento di raggiungere il cielo la distanza rimane invariata. M’avvicino soltanto alle nubi.
Che donna forte era. Amava stare a piedi scalzi e camminare sul filo del rasoio. Dipendere da sé: quello il suo modo per rimanere in equilibrio.
Il narcolettico per Lei, irraggiungibile, perse la testa. Mai dormire fu più dolce. Mai malattia più desiderata. Almeno in sogno, il loro amore era reale.
E guardandola allontanarsi, perdersi nel baccano della folla, mescolarsi e scomparire inghiottita dall’orizzonte di cemento respirò il valore della sua assenza.
Come già è stato detto, il Sasso ha avuto numerosi utilizzi. Quando però gli ordinarono di colpire quel bambino, si rifiutò. Aveva poche certezze ma solide.
In riva al mare aspettano, parlano e si scambiano speranze. Lo scialle mosso dal vento, nel cuore il timore di veder arrivar una barca vuota.