Ci sono dolori nei quali non si deve entrare. Sono ferite profonde che non si rimarginano. L’inumana condizione ti porta alla disperata sopravvivenza. Non sarà più lo stesso, non esisterà più niente che potrà farti tornare a ridere a crepapelle, mangiare di gusto, stare insieme agli altri, in una parola: vivere. E forse qualcuno ti guarderà con compassione ma non si può nemmeno immaginare cosa significhi perdere un figlio. Io non lo so, io non sono un padre. Rebecca è il primo e, mi auguro, l’ultimo lutto cittadino. Travolta e investita da un automobilista ubriaco. Sono certa che lui non credeva di esserlo quando si è messo in macchina, anche se brillo, avrà pensato: “ce la posso fare”. Atteggiamento leggero di chi esce per “bere una cosa” e sa già come andrà a finire, ossia tornare a casa sano e salvo. Già. Sano e salvo c’è tornato, almeno lui. Sarebbe molto facile gridare “mostro!”, non lo farò, forse perché un po’ tutti nella vita abbiamo fatto cose con leggerezza e ci è andata bene, siamo stati fortunati, diciamo così, ma la cosa che mi fa veramente inc…are!!! è che spesso, per impartire una lezione a qualcuno, la vita si serve di espedienti di bassa lega ma che hanno ripercussioni troppo forti e “sfruttano” chi in quella vicenda non c’entra assolutamente nulla. O forse è stata solo una coincidenza, una mala occasione, un incidente, appunto. “Solo” un incidente.
La redazione di scirokko.it si unisce al dolore della famiglia Lazzarini.
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