Come nasce una banconota?

Abbiamo da poco dato il benvenuto alle nuove banconote da 5 e 10 euro, in arrivo anche quella da 20, disegnata dal bozzettista berlinese Reinhold Gerstetter, la cui messa in circolazione è prevista per il 25 Novembre 2015, che seppur simile alla precedente presenterà diverse modifiche, quali: l’aggiunta di Malta e Cipro alla cartina dell’Europa stampata e diversi particolari che ne renderanno quasi impossibile la contraffazione. Ma come nascono queste banconote? Tutto comincia nello stabilimento del Servizio Banconote della Banca d’Italia, a Roma, dove una particolare carta composta al 100% da fibra di cotone, nella quale figurano già la filigrana, il filo di sicurezza e l’ologramma, viene sottoposta ad un primo processo di stampa, qui viene impressa una porzione del disegno di fondo; seppur quasi interamente automatizzato, non mancano i passaggi supervisionati dall’occhio umano, dopo la prima stampa infatti tutte le banconote vengono ispezionate da un operatore che dovrà individuare eventuali imperfezioni. Le banconote sono quindi pronte per un secondo processo di stampa e un conseguente nuovo controllo di qualità; sarà nella terza e ultima fase di stampa che il disegno delle banconote – tra cui gli elementi in rilievo percepibili al tatto – verrà completato, vengono quindi aggiunti un numero di serie e una pellicola protettiva che le renderà estremamente resistenti.

Le banconote tagliate e impacchettate in scatoloni da 200.000 euro a testa sono a questo punto pronte per essere spese!

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