“Dora In Avanti”. Secondo appuntamento con Laudamo Show Off | scirokko.it

Alla Sala Laudamo di Messina è andato in scena “Dora In Avanti”, secondo appuntamento della neonata, ricca e “fresca” rassegna “Laudamo Show Off”, sostenuta dal Teatro Vittorio Emanuele con alla presidenza Luciano Fiorino in collaborazione con esponenti di valide compagnie teatrali cittadine.

Dora” , lavoro che ha girato l’Italia fino ad arrivare nella Città dello Stretto, prodotto dal Teatro Primo di Villa San Giovanni e promosso dalla messinese compagnia teatrale ed associazione culturale EfremRock, si è rivelato un successo. Un esempio vivace di metateatro, un monologo mai noioso ma dinamico, una biografia lucida in cui, per certi aspetti, rispecchiarsi. La biografia di Dora Kieslowsky , interpretata dalla brava Silvana Luppino.

Dora, figlia, moglie, madre. Bambina, ragazza, donna. Ma nonostante il suo crescere e mutare fisicamente e nei ruoli che via, via assume nella vita, è rimasta intrappolata nella sua infanzia; nel momento in cui il padre (un uomo poco attento, che la bambina di allora sente come egoista) abbandona la figlia e la moglie lasciando la prima in una immobilizzazione emotiva che la segnerà a tal punto da “inseguirla” tutta la vita.

Belle le immagini metaforiche della farfalla e dell’altalena prese dal regista Christian Maria Parisi e da Domenico Loddo, autore del testocome espedienti per strutturare la storia. Un racconto che Dora, in un andare e venire tra platea e palcoscenico, passato e presente, schiude in un processo parallelo a quello di metamorfosi della farfalla (insetto da lei molto amato, specialmente nella rara tipologia di colore verde).

La farfalla, infatti, è da sempre intrisa di simbolismo; in molte culture è anche oggetto di superstizione. In ogni caso, la sua natura affascina così da essere intesa come “magica”.

Feticcio di sviluppo… può attraversare diversi stadi fino a quello definitivo in cui può volare nell’aria. Un animale forte ma tanto delicato da potere morire prematuramente. Ed è forse così Dora… con un grande potenziale, tanta energia interiore ma carica di fragilità. Una fragilità frutto di un passato non elaborato (o per lo meno non del tutto), che la fa andare indietro ed in avanti come da bambina “volava” in alto, gloriosa, sull’altalena ma che adesso si trova in un presente senza gloria, in cui riesce a volare soltanto con l’immaginazione. Nel suo raccontare, al pubblico ed a sé stessa, segue la patafisica… quella corrente artistica, scienza speciale di Alfred Jarry , basata sul valore del particolare e delle eccezioni. La patafisica è la scienza delle soluzioni immaginarie”. Ecco il punto: Dora, con linguaggio magistralmente modulato, sempre in bilico tra ironia e cinismo, tra fantasia e realtà, è forse e finalmente arrivata al punto di riuscire a scrollarsi di dosso – e non soltanto con l’immaginazione – l’ombra paterna (messa in scena, in modo originale, da un bizzarro manichino di legno ed un gioco di luce) ed affrontare il suo passato, cogliendone le lezioni ed “indossando” soltanto le emozioni e ricordi positivi… come fa mettendosi addosso un vecchio cappotto tirato fuori da un’antica cassapanca, quella che in scena è la sua storia? Forse si, forse no. La verità soltanto lei può vederla e metterla in atto, avendola dentro di sé. Esattamente come ciascuno di noi.

Dora in avanti (o della cerchiatura del quadrato)
testo di Domenico Loddo
regia di Christian Maria Parisi
con Silvana Luppino
luci Guillermo Laurin
scene Valentina Sofi
foto Pietro Morello
produzione Teatro Primo

Laudamo Show Off vi dà appuntamento il 9 Febbraio, con “Cunti”, per la regia di Valeria Alessi.

Info e prenotazioni, contattando il teatro Vittorio Emanuele.

Di seguito, il trailer di “Dora In Avanti”.

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