Il Fiume Verde è la nuova sfida dello studio Stefano Boeri Architetti: un sistema continuo di parchi, foreste, oasi e giardini per lo sport e il relax che si snoda attorno alla città e che promette di cambiare il volto di Milano.
La trasformazione degli scali ferroviari dismessi rappresenterà il più grande progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana dei prossimi anni. Secondo Boeri, sul perimetro dei sette scali si potranno costruire bordi urbani ad alta densità in grado di ospitare residenze per giovani e studenti, spazi di lavoro e artigianali, servizi ai cittadini, edilizia sociale e di mercato. Verranno privilegiate quelle attività che mancano oggi nei quartieri di Milano. Il Fiume Verde scorrerà per 35 km all’interno della città, snodandosi fino all’area Expo da un lato e l’ex scalo di Segrate dall’altro.
Lo sviluppo urbano del Fiume Verde si basa su tre concetti fondamentali:
– fissare la percentuale minima di verde da realizzare all’80% della superficie totale;
– concentrare i volumi urbani sul perimetro del Fiume;
– preservare la continuità dei sistemi verdi.
Elementi che consentono di coniugare lo sviluppo urbano con la conservazione dei sistemi verdi continui e che assicurano la protezione e la moltiplicazione della biodiversità urbana.
Una superficie totale di 1 milione e 250 mila metri quadrati: questi i numeri degli scali Farini, Porta Genova, Porta Romana, Rogoredo, Greco-Breda, Lambrate e S. Cristoforo.
Per ogni scalo lo studio Stefano Boeri Architetti ha immaginato uno scenario diverso. Ad esempio, Farini possiede una superficie di 618 mila mq, di cui 550 mila verranno dedicati a un parco per bambini chiamato Aulì Aulè – da un’idea di Fulvio Scaparro – e la restante parte ad edilizia ad alta densità. Costruendo in altezza aumentano le volumetrie e, ciò che è importante, lo spazio verde cresce sensibilmente. Lo scalo di Porta Romana diverrà l’area dedicata allo sport e al tempo libero, con campi da calcio, piste d’atletica e piscina, mentre Porta Genova potrebbe essere la sede di nuovi orti urbani per la zona sud.
Gli accordi di programma costituiti tra le Ferrovie dello Stato, il Comune di Milano e la Regione Lombardia sono ormai in corso e non è escluso che nel giro di pochi anni il Fiume Verde possa divenire realtà.
Nel frattempo il Bosco Verticale ha collezionato i premi più prestigiosi e rappresenta a tutt’oggi il grattacielo capace di soddisfare il bisogno umano di sentirsi in contatto con la natura.
Scritto da Tanja Bongiorno per adspazio.it
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