Alle 19:30 di ieri sera a Palazzo Zanca è stata inaugurata una Messina dalla sgargiante veste azzurra, come nessuno di noi prima d’ora l’aveva vissuta, sentita e ammirata. Guardando la gente per le strade, la sua voglia di esserci e l’interesse a partecipare, mettersi in gioco, dai grandi ai piccoli, si possono ricavare elementi sufficienti a decretare che la scommessa di una buona riuscita di questa prima edizione, è stata senza dubbio vinta. Alla Galleria D’Arte è stato rappresentato il mito di “Colapesce”, attraverso una mostra documentaria dei miti dello Stretto – insieme alla possibilità di visitare gratuitamente la Galleria e la mostra “La vita non è un sogno” dedicata a Salvatore Quasimodo – e un divertente spettacolo di letture animate per bambini, narrando così “La Leggenda di Colapesce” nella versione delle Fiabe italiane di Italo Calvino e nella versione in dialetto messinese di Maria Costa e “Scilla e Cariddi” con Antonina Saja in collaborazione con l’avvincente trio di musica popolare Shekelesh. A seguito, le note dell’orchestra di giovani messinesi composta dal duo pianoforte e flauto – Claudio Faranda (flauto) e Marco Zàppia (pianoforte) – ed il quartetto di sassofoni con Giovanni Intilisano (sax soprano), Claudio Raneri (sax contralto), Giulia De Domenico (sax tenore) e Giovanni Gangemi (sax baritono) hanno riempito la Galleria con brani di grandi maestri della musica classica tra cui Chopin, Faurè, Iturralde e Rossini.
Al Monte di Pietà il mito prescelto è stato quello di “Fata Morgana”, la cui rappresentazione si è svolta grazie allo spettacolo musicale con Paola Miraglia e Edo Graziani e la sfilata della Compagnia d’Armi Rinascimentale della Stella. Piazza Antonello è stato scelto come luogo ideale di rappresentazione del “Mito di Crono” in cui è stata messa in atto la notte del baratto e la caccia al mito, mentre la creatività di molti artigiani messinesi aderenti alla Manifestazione ha trasformato e colorato d’arte la Loggia di Palazzo dei Leoni. Dipinti, ricami, ceramiche e gioielli artigianali hanno contribuito alla realizzazione di un’atmosfera quasi surreale.
Non meno spettacolare ed entusiasmante si è rivelata la rappresentazione di “Mata e Grifone”: folklore, arte e tradizione hanno animato questo spazio che ha ospitato le esibizioni canore di Sabrina Acquaviva, il balletto dell’Accademia dello spettacolo, il Valzer del Gattopardo, la narrazione della leggenda di Mata e Grifone a cura di Ester Isaja, il concerto di musica rock live e infine, non meno emozionante, la sfilata per miss Notte Azzurra dello Stretto 2016. In una notte d’estate, una commistione di luci e colori, “la Notte” che tanto è stata attesa ha fatto brillare Messina, ha regalato emozioni, risvegliato gli animi, ci ha portato indietro nel tempo, ci ha fatto tornare bambini, ci ha restituito un “noi”, l’immagine di un’identità storica, culturale, gastronomica, territoriale. La nostra.
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