La galleria Kalòs di Messina, nell’ambito della rassegna di mostre di arte contemporanea “ArtistiInVista 2015-2016”, presenta un altro notevole artista: Nino Bruneo (messinese, classe 1941), con la sua esposizione di scultura e pittura intitolata “Forme e colori”.
«Quand’ero un ragazzino, che giocavo con i compagni per strada, impastavo argilla. Impastandola, creavo delle conchette e poi la lanciavo sul selciato perché l’aria incamerata scoppiasse facendo un piccolo botto. Invitavo i miei amici a fare lo stesso. Era una gara in cui vinceva chi otteneva il rumore più fragoroso».
Questo racconta l’artista, riguardo il suo primo approccio con l’arte, a coloro che nel tempo lo hanno intervistato.
Il suo luogo natìo, Santo Stefano di Camastra (Messina), gli ha permesso di conoscere presto la ceramica (Santo Stefano è infatti uno dei paesi siciliani con un’antica tradizione ceramista), rimanendone profondamente affascinato. Partì, quindi, alla scoperta di questa materia, svestendola dall’accezione “bassa” che le attribuivano i più ed innalzandola a poesia. Dalla ceramica, cominciò poi a sperimentare la creta, il grés, la pasta refrattaria, gli smalti. Il suo obiettivo era (ed è) quello di sperimentare ogni tipo di materiale che gli concedesse la possibilità di esercitare un suo personale controllo su di esso, realizzando un equilibrio, tra se stesso e la materia e tra i materiali usati, esatto ma sempre al limite.
Tutto questo è ben espresso oggi in “Forme e colori”, dove, accanto alla scultura (suo campo di preferenza) presenta opere pittoriche, che dimostrano comunque coerenza con tutta la linea ideologica del suo pensiero: la sperimentazione, la scoperta, sulla base di un’indagine esistenziale.
In particolare, sono le sculture di Bruneo a farsi portatrici di una acuta riflessione dell’Artista sul rapporto uomo – natura. Ed è verso la natura che traspare un Suo rispetto reverenziale. La materia non è mai aggredita, rimane grezza, non viene manipolata ma plasmata per essere valorizzata nella sua essenza.
Così Bruneo diviene creatore di forme sinuose, spesso richiamanti le forme morbide tutte femminili, espressione di una femminilità sicula, identitaria della terra in cui egli stesso vive ed opera.
Altre volte la materia è incisa da segni primitivi e frutto di una ricomposizione verso una immagine nuova.
Tutte le opere, pittoriche e scultoree, sono “Senza titolo”. Come ad esprimere, ancora una volta, profondo rispetto verso la materia ma anche verso l’uomo e, quindi, verso chi osserva i lavori, lasciandogli il diritto, che spesso è un privilegio, di identificarli a proprio modo.
Fino al 15 Gennaio.
Ingresso gratuito.
Per info: galleria Kalòs, Messina – via C. Botta, angolo via T. Cannizzaro.
Interessanti l’artista e le opere. Mi piace la nota critica.