I QUATTRO ELEMENTI
Dal 15 ottobre al 30 novembre
Villa Barone Alfieri, Pozzallo (RG)
Inaugura lunedì 15 ottobre 2018, alle ore 18.30, nella splendida cornice di Villa Barone Alfieri di Pozzallo, la mostra personale di Francesco Galletti (Messina, 1991). Nella mostra d’esordio, il giovane artista messinese presenta un gruppo di ventotto olii su tela e dieci opere grafiche contraddistinte da un vigoroso segno, nutrito da una coerente ricerca intorno alla gestualità ed alle possibilità della materia – pittura. Dopo un lungo e strutturato apprendistato, l’Artista incontra il pubblico con questa esposizione dove sarà possibile ammirare le sue opere, tra cui spiccano le tele di grande formato in cui l’energia pittorica di Galletti dispiega il suo potenziale in composizioni complesse dominate da un costante senso del ritmo e del contrappunto.
P.s.: all’inaugurazione sarà presente l’autore il cui lavoro verrà introdotto dal critico d’arte Mosè Previti.
Catalogo in mostra.
“Su ampi e variegati campi cromatici, i segni di Galletti disputano battaglie d’avanguardia, retrocedendo o innestandosi in danze vorticose dove il segno minaccia di travolgere anche i limiti dell’opera. La tensione gestuale qui trova il metodo di un’ingegneria espressiva che scompone continuamente lo spazio e fa scontrare i segni in una tensione senza soluzione di continuità. D’altra parte, l’Artista ha deciso di assegnare ai quattro elementi del mondo, Terra, Acqua, Aria e Fuoco la paternità della sua mostra d’esordio. Un battesimo ideale nelle forze costitutive della realtà e coerente con l’impeto creativo di Francesco Galletti che con questo interessante ciclo di lavori inizia la sua avventura nel mondo dell’arte”.
Mosè Previti, dal testo in catalogo.
Biografia di Francesco Galletti
Francesco Galletti è nato a Messina nel 1991, città dove oggi vive e lavora. Dopo il diploma al Liceo Artistico, nel 2018 si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti Kandiskij di Messina. Nell’agosto dello stesso anno, partecipa al XXVII concorso di pittura nazionale del Castello di Spadafora (Messina) conseguendo il secondo premio della critica.
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