Genitori gay – figli … ?

Il dibattito sociale, culturale e politico sulla possibilità per coppie omosessuali di essere genitori ha avuto negli ultimi 10 anni un forte impatto sulla ricerca internazionale. Diversi ricercatori, attraverso il metodo scientifico, hanno tentato di comprendere possibili differenze fra coppie eterossessuali e omosessuali su diversi livelli, come ad esempio il funzionamento familiare, la soddisfazione diadica e lo sviluppo del bambino. Dall’altra parte scienziati e teorici di formazione psicoanalitica hanno dovuto affrontare la questione su un piano più concettuale.

Naturalmente non è semplice per gli scienziati che hanno fondato il loro sapere sulla triade madre-padre-bambino spiegarsi un possibile sviluppo psicosessuale o il complesso di Edipo, per come lo aveva pensato Freud, applicato a una coppia di genitori dello stesso sesso. Ed è anche difficile per una disciplina come la Psicoanalisi fornirci risposte in tempi brevi: sia per la sua naturale disposizione alla riflessione ed alla sospensione, sia perchè il suo oggetto di studio, cioè l’inconscio, mal si presta ad essere quantificato e misurato nella ricerca.

D’altro canto, le ricerche sono fatte da ricercatori e quindi da uomini e donne che, per la loro stessa condizione, possono essere guidati da un atteggiamento confirmatorio. Tuttavia la serietà dei metodi ed il credito dato dalle riviste internazionali, che sottopongono le ricerche a varie commissioni di revisori, è una buona garanzia di qualità della ricerca e di validità dei risultati.

Quello che finora si è potuto osservare sul piano empirico è una generale concordanza di risultati: genitori omosessuali, coppie lesbiche o gay, sono in grado di mettere in atto adeguati stili di parenting (accudimento genitoriale, ndr), orientati all’affetto, al calore e al benessere del bambino. Alcuni di questi studi sono stati condotti anche su famiglie italiane, specialmente dal gruppo di Ricerca dell’Università La Sapienza, composto da Vittorio Lingiardi, Roberto Baiocco e Fiorenzo Laghi.

Questi ricercatori esperti in tematiche come l’adolescenza, l’orientamento sessuale e l’omo-genitorialità, hanno studiato la qualità della salute psicologica dei bambini non trovando differenze significative rispetto ai genitori eterosessuali.

Notando però che in molti persiste un atteggiamento di sfiducia, hanno analizzato quali sono i timori di chi non ritiene che gli omosessuali possano essere genitori adeguati. Queste paure riguardano soprattutto la stretta associazione fra genitorialità e procreazione ed il timore che l’orientamento sessuale del bambino possa essere influenzato da quello dei genitori, producendo nel figlio maggiori conflitti e problemi psicologici. Le scienze psicologiche ci dicono che non è così e definiscono meglio queste convinzioni come pre-giudizi, che, di per sé, hanno una loro funzione di tipo difensivo.

In conclusione, un tema così delicato merita l’acquisizione di adeguate informazioni, provenienti da fonti autorevoli.

Questo è il contributo della Psicologia.

Ciascuno è libero di ritenerla o meno una di queste fonti.

* In copertina: Laimonas Šmergelis, 1972

Amelia Rizzo

Amelia Rizzo

Amelia Rizzo, classe 1986. Si laurea in Scienze Cognitive e Psicologia presso l'Università degli Studi di Messina. Collezionista di titoli, a causa della sua passione per la Ricerca viene condannata a tre anni di Dottorato, ma pare ne abbia già scontato la metà. Chiamata a curare la rubrica di #psycologia, non ha potuto rifiutare questa insolita richiesta d'aiuto.
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