Giovanni Rappazzo, il messinese che inventò il cinema sonoro

La storia di Messina annovera un personaggio, forse poco conosciuto, ma al quale si deve una delle invenzioni che ha cambiato il corso del XX secolo. Stiamo parlando di Giovanni Rappazzo. Nato alla fine del 1800, Rapazzo si diplomò all’Istituto Tecnico Industriale “Verona Trento”, assumendo il titolo di perito elettronico. Giovanni, insieme al proprio giovanni rappazzofratello, gestiva l’Eden Cinema Concerto, un locale all’aperto, nel quale, il giovane perito si dilettava all’interno delle cabine di proiezione. La passione per il cinema, fino a quel momento ancora muto, condusse Giovanni Rappazzo ad avviare una serie di tentativi ed esperimenti affinché quelle immagini in bianco e nero fossero accompagnate anche dal suono. E così, dopo numerosi tentativi, nel 1914, Giovanni inventò per l’appunto la prima versione di cinema sonoro. I drammi della Prima Guerra Mondiale obbligarono Rappazzo ad attendere il 1921 per depositare il brevetto per la “pellicola a impressione contemporanea di immagine e suoni”, ma purtroppo, non riuscì a vendere la sua invenzione, né a trovare finanziatori. Dopo tre anni il brevetto scadde e, per la situazione economica in cui versava, l’inventore non ebbe la possibilità di rinnovarlo e così ne perse la priorità. Fu la Fox a brevettare un sistema di sonoro uguale a quello del messinese, il quale, alla ricerca di finanziatori, fornì alla casa cinematografica americana i suoi progetti e anche una pellicola sonora. Poco prima della sua morte, avvenuta nel 1995, all’età di 102 anni, Giovanni Rappazzo fu nominato Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana per aver brevettato per primo il cinema sonoro. 

Anche il MareFestival renderà omaggio alla figura del genio messinese. Questa sera, infatti, a Santa Marina Salina, sarà proiettato in esclusiva il documentario “Giovanni Rappazzo: l’inventore del cinema sonoro”.

 

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