Semplice essenziale e funzionale: sono le caratteristiche principali dell’ “abitare” secondo la cultura eoliana. Nell’abitazione tipica l’unità di base è un cubo modulare che può essere sommato orizzontalmente o verticalmente ad altri cubi, secondo le esigenze del nucleo familiare.
Gli elementi tipici che la contraddistinguono sono:
1. Àstricu: il tetto a terrazzo, spesso costruito in battuto solare (composto di calce e lapilli vulcanici) ha una funzione molto importante: isola la casa dal freddo in inverno e dal caldo durante la stagione estiva; inoltre, costruito con una pendenza minima permette all’acqua piovana di defluire attraverso dei canali in terracotta, casulere, che vanno ad alimentare la cisterna posta sotto al calpestio del bagghiu. (Sulle casulere veniva spesso inserito un deviatore che faceva in modo che le prime acque canalizzate, sporche di polvere, foglie ed insetti, venissero scartate e non entrassero nella cisterna);
2. Bagghiu: il terrazzo a livello del piano terra che collega i vari 
ambienti della casa è coperto da un pergolato, sorretto dalle pulere (tipici pilastri tradizionali). Il bagghiu era il cuore della casa eoliana perché era lì che la famiglia passava il tempo insieme, era il posto dove si mangiava, si lavavano, nel princu, i panni con l’acqua della cisterna, si riposava e si faceva appassire l’uva sui cannizzi;
3. Pulère tradizionali pilastri circolari che sorreggono il pergolato;
4. Bisoli: muretti in pietra che delimitano la terrazza ornati talvolta con maioliche;
5. Pergolato composto da travi in legno ricoperte da canne oppure viti, funge da tetto per il terrazzo ed è destinato a dare ombra di giorno e a proteggere dall’umidità la sera;
6. Occhio tunnu: un’apertura circolare studiata per favorire la corrente d’aria;
7. Princu un lavatoio in pietra usato per lavare i panni.
Anche l’interno delle case rispecchia questa concezione di vita, essenziale e funzionale: pochi semplici suppellettili e oggetti legati ai bisogni quotidiani.
0 Commenti