I drammi della vita moderna: l’Inganno di Paride Acacia

La Sala Laudamo di Messina si anima di colori e rumori arrivati direttamente dal Paese dei Balocchi per il debutto di “Inganno”, terzo grande successo della compagnia Daf – Teatro dell’Esatta Fantasia, che sta rivisitando la favola di Pinocchio.
Un altro tema e un nuovo e differente stile hanno messo a dura prova questi giovani attori, che hanno dimostrato versatilità e ottima capacità di interpretazione. Dopo Angelo Campolo e Annibale Pavone, questa volta, alla regia c’è Paride Acacia, che non si è risparmiato nel riportare in scena un background rock anni Settanta, grazie anche al contributo live di Massimo Pino, alla chitarra elettrica.
Sul palco, i movimenti secchi e forti degli attori hanno mantenuto alto il dinamismo dello spettacolo, fino alla fine, attorno alla straordinaria scenografia di Francesca Gambino, che, con pochi ma incisivi elementi, ha contribuito alla forza dello spettacolo.
La platea stessa diventa estensione del palco e il pubblico avverte anch’esso di essere all’interno della storia, che con ironia, mette in luce i drammi della vita moderna.
Tutto inizia con il classico esordio “C’era una volta…” che però non è preludio del lieto fine che ci si aspetterebbe. I personaggi si presentano pian piano attorno alla figura di Pinocchio, in cui arde il desiderio di emergere dal suo “stato di legno” per dirigersi verso un cammino autonomo ma rischioso, verso la realtà. Non manca la voce della coscienza, come quella delle tentazioni che da un lato spingono il protagonista tra le braccia del padre Geppetto, dall’altro lo invitano ad allontanarsi.
Il contrasto padre-figlio ricorre ancora una volta: Pinocchio si ribella, vuole camminare sulle sue gambe, spezzando i fili da marionetta, proprio come un “bambino vero”. Ma il distacco può essere traumatico, soprattutto di fronte agli “inganni” della vita, che spesso offre promesse di felicità seppur attraversando percorsi tortuosi. Attraverso il divertente incontro con il Gatto e la Volpe ed un modernissimo Lucignolo, spacciatore di “stupefacenti dei paradisi artificiali”, l’Inganno mostrerà il suo fascino pericoloso ma attraente e porrà il protagonista di fronte ad un bivio: che farà Pinocchio? Sarà sedotto o, uscito dal ventre della Balena, tornerà a casa con suo padre? Per scoprirlo non resta che recarsi alla Sala Laudamo dove lo spettacolo continuerà fino al 26 aprile. Puro coinvolgimento!

Movimenti coreografici di Sarah Lanza; musiche di Massimo Pino e Paride Acacia; disegni ritmici di Peppe Pullia; disegni scenografici di Francesca Gambino; costumi di Giulia Drogo.

Pasquale Pollara

Pasquale Pollara

Si considera un esteta. Amante del “bello” e dell’Arte, si dedica alla ricerca di nuove espressioni artistiche per poterle tradurre nel suo campo di applicazione: l’Architettura. Fedele alla tradizione, con taccuino sempre in tasca, disegna a mano libera per trasmettere istantaneamente la sua creatività. Muove i primi passi a Barcelona, oggi prosegue in autonomia la sua attività progettuale e i suoi lavori sono stati esposti e pubblicati in diverse occasioni. Riscoperta la passione per la scrittura, per scirokko.it cura la Rubrica di Design attraverso cui si impegna a trasmettere le sue passioni e l’amore per il suo lavoro.
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