C’è un male che è considerato il male del secolo. E c’è chi ci specula. Credo che cercare un utile sfruttando senza scrupoli situazioni favorevoli o debolezze altrui, sia una delle cose peggiori che esistano sulla faccia della terra. Soprattutto quando si tratta di salute. Gli ospedali e chi ci lavora dovrebbero essere il luogo, dopo la propria casa, dove sentirsi più protetti, luoghi in cui qualcuno si prende cura di noi, ci soccorre e guarisce. Invece spesso diventano luoghi dove si consumano drammi. La medicina non smetterà mai di essere una scienza esatta, perché si evolve continuamente ma a volte questa evoluzione non combacia con quello stesso attimo. Grandi passi sono stati fatti, esistono cure e rimedi non sempre infallibili ed esistono malati. E per questo nel giuramento di Ippocrate il bene dei malati viene prima di tutto. L’hanno giurato. Non stiamo parlando di Wanna Marchi e company che con l’abilità e l’astuzia di una volpe plagiavano le menti dei malcapitati convincendoli ad acquistare amuleti e pietre magiche che potessero mettere tutto a posto. Stiamo parlando di vite. E se c’è qualcuno che deve insegnare il rispetto alla vita, beh, quello è proprio un medico che quando cura un paziente, l’unica cosa che non può permettersi è una bugia. Un medico “può” sbagliare ma non deve mentire.
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