Non tutte le storie dei fantasmi di Messina sono note, alcune rimangono custodite nella memoria di chi ha vissuto in prima persona un evento, o in incontro, straordinario, forse per timore di non essere creduti o derisi, o forse per lo shock di aver visto, e parlato, con uno spettro. scirokko.it invece ha avuto l’opportunità di ascoltare il racconto di un testimone che, per più di una volta, ha incrociato evanescenti personaggi all’interno dei Gran Camposanto, luogo tenebroso e suggestivo per eccellenza.
“Era il 13 giugno di qualche anno fa, come tradizione mi recavo al cimitero, prima dell’orario lavorativo, per far visita a mio padre, proprio il giorno del suo onomastico. Il Camposanto era quasi deserto, erano trascorse da poco le 8 del mattino. Mentre mi accingevo a percorrere una lunga scalinata, ho incontrato un’elegante signora, con un bellissimo abito d’inizi ‘900, indossava anche un cappello adornato da lunghe piume. Con educazione ho salutato, lo stesso ha fatto lei. Immediatamente dopo ha iniziato a pormi una serie di domande, perché fossi lì a quell’ora, e se avessi avuto bisogno di un aiuto, le rispondo, la ringrazio e ci salutiamo nuovamente. Faccio uno o due gradini, mi giro, e nonostante le scale fossero abbastanza lunghe, la signora già era svanita. E’ bastato poco per capire che si trattasse di un fantasma”.
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