A Bolzano, nei meravigliosi dintorni delle Dolomiti altoatesine, sorge una costruzione avulsa dalle preesistenze circostanti. Le sue forme contemporanee rappresentano sì una linea di rottura con la tradizione ma nello stesso tempo si propongono come foriere di una nuova realtà costruttiva.
Si tratta delle Mirror Houses, realizzate dall’architetto Peter Pichler per una committente che gli ha espresso il desiderio di trascorrere le sue vacanze di lusso immerse nel verde delle Dolomiti.
L’aspetto caratterizzante di queste due residenze è rappresentato dalla completa fusione con il paesaggio che si appropria completamente delle facciate. Infatti sul versante ovest una grande vetrata specchiata si affaccia verso il giardino della proprietaria catturando il panorama circostante e rendendo così le unità quasi invisibili se osservate dal retro.
Questi edifici sono dunque mutevoli e rispondono ai cambiamenti climatici, come se “cambiassero pelle”. Sono dinamici perché riflettono il movimento delle nuvole e, al trascorrere delle giornate, catturano tutti i colori del cielo.
Anche dal punto di vista formale, le due unità rinnegano la staticità e si stagliano su un podio che le sgancia dal contatto diretto con il terreno. Le due strutture sembrano così sospese e il fatto di essere disallineate e a quote diverse, sottolineano gli effetti di sospensione, leggerezza e proiezione verso il paesaggio.
Sul prospetto est il volume si apre con una grande facciata vetrata che si raccorda con l’involucro di alluminio nero mediante linee curvilinee. Questa soluzione permette anche all’interno di aprirsi completamente e accogliere il verde delle Dolomiti. Il design dei locali è total white contrastato dalla naturalezza del legno. Il bianco riflette la luce che inonda dalle grandi aperture e raccoglie tutte le sfumature delle Dolomiti. Potrebbe ritenersi una casa in campagna, con l’unica differenza che si tratta di residenze dagli alti standard abitativi.
Di seguito la Gallery con le foto del progetto.
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