Libri di cucina, siti internet, corsi costosissimi, trasmissioni e reality in tv. Questi sono solo alcuni esempi di quello che si è disposti a comprare, fare o seguire, per imparare le tecniche di preparazione di qualche piatto particolare da condividere con gli amici, o da sfoggiare durante una cena, come arma segreta per la conquista della preda di turno. Ma perché è cosi necessario dispendere tante energie quando il passo da fare è davvero cortissimo? Il vero segreto per cucinare prelibatezze uniche, non troppo elaborate, non troppo costose, e mai scontate, è più vicino di quanto si possa immaginare, e si trova tra le mura in cui trascorriamo la maggior parte del tempo, la nostra casa. Non è un tesoro tangibile, da sfogliare o riguardare, ma si tratta di qualcosa dal valore inestimabile: la memoria delle nostre madri o nonne.
È davvero così, molti di noi non si rendono neanche conto di avere a disposizione uno chef, pronto ad intervenire in caso di SOS culinario, senza grembiule firmato, ma con un vecchio straccio che tra le macchie di sugo nasconde le stelle che neanche il più rinomato cuoco riesce ad accumulare nell’arco di una trentennale carriera. Nessuno studio alle spalle, nessuna scuola, un’unica maestra: la tradizione. Quello che quotidianamente ritroviamo nei nostri piatti non è altro che il frutto di un lavoro, un’idea, un’improvvisazione nata chissà quanti anni prima e poi, come quasi fosse una questione genetica, si è tramandata di generazione in generazione, con la stessa passione e con lo stesso amore di far assaporare ai loro cari qualcosa di buono, nutriente e soprattutto abbondante.
Torniamo all’antico e riprendiamo in mano quelle vecchie pagine ingiallite di un’agenda datata 1970, sulle quali sono state trascritte, con la nobile arte amanuense, le ricette di famiglia, riproposte ad ogni festa importante, un compleanno, o per il pranzo domenicale, per i fortunati – come me – che ancora hanno il privilegio di riunirsi attorno ad una tavola imbandita con genitori, fratelli e nipoti. Questo spazio è dedicato alle ricette delle madri, nonne, zie o suocere dei blogger di Scirokko, con l’obiettivo di condividere con i nostri lettori un pezzo d’intimità familiare, racchiuso tra le dispense delle nostre case, un modo semplice per farci conoscere e per far conoscere i tesori della cucina siciliana.
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