La mostra al Museo Regionale

Il 2 Ottobre le stanze dell’ex Filanda Barberi – Mellinghoff di Messina (presso il Museo Regionale della città) sono state ristrutturate grazie ai lavori progettati da Gianfranco Anastasio e riaperte. L’occasione è stata l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea “L’invenzione futurista – Case d’Arte di Depero”.

La mostra, curata da Caterina Di Giacomo – direttore del Museo Regionale di Messina e Nicoletta Boschiero – Responsabile Mostre e Collezioni del Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, è dedicata al ruolo di tramite dell’estetica decorativista e totalizzante futurista rivestito da Fortunato Depero (Fondo 1892, checklist_cabaret_01_490Rovereto 1960). Trasferitosi, giovanissimo, da Fondo a Rovereto, cominciò a dedicarsi all’arte futurista di Balla, del quale appoggiò la “Ricostruzione futurista dell’Universo”, contribuendo a chiarire analiticamente la relazione tra il Futurismo (Movimento artistico e culturale italiano del XX secolo, la cui denominazione ufficiale si deve al poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti) ed altre correnti artistiche quali il Cubismo (Movimento artistico del XX secolo, il cui precursore può individuarsi nella figura di Paul Cézanne). Potenziando una sintesi plastica delle forme, si basò su una lettura della realtà in chiave volumetrica, moltiplicando i punti di vista secondo cui il soggetto rappresentato veniva osservato) ed il Dadaismo (Tendenza artistica – culturale, sviluppatasi fra il 1916 ed il 1920, a partire da Zurigo. Basata su di una politica antibellica, attraverso il rifiuto degli standard artistici, come dimostra il suo stesso nome privo senso).
Ne “L’Invenzione futurista, Case d’Arte di Depero” è in mostra il patrimonio artistico che Depero lasciò alla città di Rovereto (sede della sua prima “Casa d’Arte”, ossia la sua principale sede di esposizione. Sua seconda “Crev152400(2)-oriasa d’Arte” fu a New York, ma non ricevette il successo sperato). Sono esposti dipinti su tavola e tela, grafiche, fotografie, manufatti, arredi (particolarmente interessanti, belle ed originali le sedie d’arredo), bozzetti, che riflettono tutti l’originale futurismo dell’Artista, la sua adesione al “proto – design”, il suo gusto per il teatro, per l’arredo, per l’architettura, per un linguaggio che “esprime la quotidianità della vita vera della gente”.
La mostra rappresenta un evento unico per Messina sia per il valore e la preziosità delle opere esposte, sia per la rimessa in uso dei locali dell’ ex Filanda Barberi – Mellinghoff destinati, da quest’evento in poi, a mostre temporanee contemporanee che si confrontano, provocandosi esteticamente e storicamente, alle opere d’arte medievale e moderna delle altre sale del Museo.
La squadra della Di Giacomo, infatti, punta a riproporre al centro del linguaggio artistico contemporaneo Messina, rivalorizzando il Museo Regionale della città, riponendolo come importante polo artistico di attrattiva non solo per l’utenza casuale (soprattutto croceristica), ma soprattutto per l’utenza locale, per un recupero identitario dei propri luoghi, delle proprie strutture. La Di Giacomo ha quindi evidenziato l’intento di concretizzare una certa continuità con il passato, in cui Messina ha dato un notevole contributo allo stesso Futurismo, ma non distogliendo lo sguardo verso il futuro.

Fino al 15 Novembre 2015. Tutte le info nella nostra Agenda. 

scirokko.it/evento/mostra-linvezione-futurista-case-darte-di-depero

Laura Faranda

Laura Faranda

Nata a Messina nel 1984. Critica e curatrice di Arte Contemporanea. Anche Dottore di Ricerca in Geografia Umana e Culturale, per questo particolarmente sensibile all'interazione arte/territorio. Ama l’arte ed ogni suo riflesso: dalla tradizione artistica medievale alle espressioni di avanguardia, purché non si cada nel cattivo gusto. Desiderosa di conoscenza, sperimenta spesso i più diversi canali di ricerca. Per scirokko.it cura si occupa di critica d'arte contemporanea e della promozione di nuovi artisti e di eventi culturali messinesi e siciliani.
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