Per qualcuno sono la risposta ad ogni male, per altri, una tortura alla quale sottoporsi per non essere costretti ad utilizzare gli occhiali da vista. Ma perché i giudizi riguardanti le lenti a contatto cambiano a secondo di chi le usa? E soprattutto, come evitare i fastidi da provocano? Ne abbiamo parlato con Daniele Garreffa. “C’è da precisare anzitutto – spiega l’ottico – che i vizi refrattivi sono diversi, e alcuni sono più adatti di altri all’utilizzo delle lenti a contatto. Miopi e astigmatici miopici, ovvero coloro che non vedono principalmente da lontano, ad esempio, saranno più agevolati nell’utilizzo delle lenti, rispetto ad un ipermetrope, colui che vede male sia da lontano che da vicino, per cui è tecnicamente più difficile andare a creare una lentina adatta. Necessaria è anche la distinzione tra diversi tipi di lenti a contatto: se quelle giornaliere ti permettono di avere una lente ad un prezzo più accessibile e che necessita di una manutenzione minima, quelle mensili offriranno una qualità e un comfort decisamente maggiori, per arrivare a quelle annuali costruite appositamente per il tuo occhio: la differenza che corre è sostanzialmente quella che corre tra una maglietta comprata in un negozio e una confeziona su misura da un sarto. Esistono comunque numerosi prodotti atti a prevenire o alleviare i disagi creati dalle lenti, primo tra tutti le famose gocce, di cui certamente tutti abbiamo sentito parlare più di una volta e che stimolano la lacrimazione, ma anche gel e spray che, spruzzati direttamente sulla palpebra creano una patina protettiva tra occhio e lente a contatto e che permettono un utilizzo più duraturo delle lenti anche a chi manifesta più fastidi”.
Se volete saperne di più parlate con il vostro ottico di fiducia e fatevi consigliare le lenti più adatte ai vostri occhi.
Alessandro Longo
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