La cosiddetta “crisi economica” ha modificato le pretese di ognuno: spesso non si desidera più e ci si accontenta di ammirare il “bello” solo sulle pagine patinate delle riviste. Rinunciare ad un oggetto costoso corrisponde oggi all’avere buon senso, ed è soprattutto quest’atteggiamento privativo che ha spinto i progettisti a ripensare il Luxury Design.
Oggi la sfida è “rendere accessibile anche il lusso” ed è ciò che ha portato i Designer di tutto il mondo ad impegnarsi nella progettazione di elementi, minimizzando i costi di produzione, ripensando i materiali e il loro assemblaggio.
La creatività non ha dunque limiti! Ecco infatti che sul mercato compaiono prodotti di lusso con costi contenuti. Non è una sfida facile e spesso l’obiettivo non viene raggiunto a pieno, ma lasciamoci comunque affascinare dal luccichio di esempi, che sicuramente fanno bene agli occhi, talvolta, un po’ meno al portafogli.
Tom Dixon è uno tra quei maestri che è riuscito a proporre elementi lussuosi, abbattendo i costi di vendita. Un esempio dei suoi prodotti è la Lampada Cooper, il cui prezzo di vendita parte da 60,00 €: si tratta di un oggetto in metallo brillante (oro, rame e cromo), che conferisce un aspetto di gran classe all’ambiente in cui si colloca.
L’irriverente Philippe Starck è un’icona del Luxury Design: un altro genio della ricerca dell’ideale rapporto qualità/prezzo. È stato il primo ad utilizzare il policarbonato nei suoi progetti. Famosissima la sua Sedia Ghost, sul mercato da 200,00 €, o la Lampada Bourgie, 235,00 € da listino. Questi due prodotti, distribuiti da Kartell, hanno segnato la storia del Design: le loro linee avvolgenti, barocche e “trasparenti” permettono di collocarsi con eleganza in ambienti classici e contemporanei.
Anche i Designer emergenti accolgono la sfida, uno tra questi è Büro Famos che progetta Orb, una lampada a sospensione, distribuita da Modoluce, realizzata sfruttando le proprietà riflessive e raffinate del vetro.
Anche gli italiani non sono da meno: tra questi Giuseppe Viganò, che riesce a coniugare sapientemente vintage e lusso, come nel caso della sua poltrona Arketipo, e Giulio Cappellini, che presenta BONG, il tavolino sferico, con finitura in pietra lavica, chic e decisamente contemporaneo.
Molti altri sono gli esempi di Design del lusso, a volte accessibili, altre volte no. In ogni caso la direzione della ricerca è “nobile”, sia nel cuore sia nello stile, pertanto continuiamo ad aspettarci prodotti alla portata di qualunque tasca.
Luxury Design: uno stile per pochi?
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