Madre Terra, dalla parte della Natura

Due giorni di incontri per il Pianeta.

Armonia tra tutti gli esseri eventi, pace, amore, compassione, ci appaiono sempre più oggi come utopie, in un pianeta che giorno dopo giorno ciecamente lavora più per la propria autodistruzione che per la propria salvaguardia.

Questi concetti sono stati oggetto di approfondite riflessioni e sentite celebrazioni nella quarta edizione del Festival Internazionale Madre Terra 2015, organizzato dall’Associazione Terra Sacra e svoltosi l’1 e il 2 Maggio al Monte di Pietà. Sono stati due giorni ricchi e intensi, nel corso dei quali si sono susseguiti conferenze, proiezioni cinematografiche, laboratori educativi, spettacoli di teatro, musica e danza.

Al centro di tutto l’invito a “spostare la visione individualistica da turisti ad abitanti responsabili della terra”. Nel bel documentario “Un altro mondo” di Thomas Torelli, proiettato al festival, si dice come i Maya si salutassero l’un l’altro con il detto tradizionale “In Lak’ech”, che significa “Io sono un altro te stesso” o “Io sono te, tu sei me”.

L’evento è stata l’occasione per scoprire diversi punti di vista sull’agricoltura, attraverso gli interventi sull’agricoltura rigenerativa di Gautier Gras, formatore e progettista di Permacultura, e di Giancarlo Cappello, agrotecnico e promotore della “decrescita felice”, che ha illustrato la coltivazione orticola naturale. Cappello tra l’altro ha appena iniziato un progetto di formazione e scambio di saperi sull’agricoltura naturale a Rapano, un borgo medievale abbandonato a Rometta. Lo scopo è quello di favorire la nascita di nuovi eco villaggi.

Sono stati affrontati anche temi come la gestione dei rifiuti con Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe, e la valorizzazione delle risorse culturali, naturalistiche e artistiche del territorio con Aurelio Angelini, direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia. Mentre l’antropologa Francesca Rosati Freeman ha offerto uno spaccato sulla minoranza etnica dei Moso e sulla loro società egualitaria di tipo matrilineare. Molteplici dunque i punti di vista offerti per ampliare lo sguardo sulla realtà.

Grande attenzione dal numeroso pubblico è stata rivolta alle parole del Lama Ghesce Tenphel, maestro di buddhismo presso l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa), che ha con forza ammonito sulla necessità di custodire la terra, sulla quale noi uomini siamo solo gli ultimi arrivati, dopo tutte le altre specie viventi. “Stiamo mettendo a rischio la stessa possibilità di vita sulla terra”, ha detto. Ha poi messo in luce la natura comune che unisce tutti gli esseri viventi, quella di voler evitare la sofferenza, aldilà di tutte le differenze di cultura, razza, religione, ponendo anche un forte accento sull’educazione dei bambini e sulla necessità di introdurre tra le materie scolastiche l’insegnamento di qualità come l’amore, la compassione e il perdono.

La musica e la danza di vari Paesi, dall’antica danza indiana del tempio, il Bharatanatyam20150501_213145[1]all’intenso spettacolo di musica sufi con derviscio rotante, sino alla coinvolgente esibizione dei siciliani Unavantaluna, hanno chiuso le serate del festival suggellando il legame tra arte, natura, tradizione e spiritualità.

A conclusione dell’evento, le organizzatrici del festival, Helena Giorgianni e Alexia Abbate, fondatrici dell’Associazione Terra Sacra, hanno annunciato che non ci saranno nuove edizioni, a causa delle difficoltà a sostenere la manifestazione (il festival è autofinanziato e sostenuto in parte da privati e attività commerciali del territorio).

Certo, temi così cruciali per il nostro benessere e per il futuro stesso dell’umanità, meriterebbero di non perdere momenti di riflessione come questo, che anzi dovrebbero essere potenziati, per raggiungere un pubblico più vasto, in particolare quello delle giovani generazioni.

Assicurarci momenti di raccoglimento, osservazione e meditazione sulla direzione che come uomini abbiamo imboccato appare vitale. Mentre vedere un albero o semplicemente sentire un canto di uccelli non disturbato dal rumore delle automobili, è ormai per molti di noi occasione sempre più rara.

0 Commenti

Scrivi un Commento

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com