Messina storica: il Forte San Salvatore

Risalente intorno agli anni ’30 del Cinquecento. Progettato dall’ingegnere militare Antonio Ferramolino da Bergamo, coadiuvato dal matematico Francesco Maurolico. Costruito sui ruderi delle vecchie strutture medievali della torre saracena di S. Anna e del Monastero Basiliano del SS. Salvatore de’ Greci. Il Forte San Salvatore costituisce uno dei più significativi e strategici complessi militari d’impianto medievale messinesi e siciliani; unico nel suo genere per quanto riguarda l’impianto difensivo atto a proteggere la Città dalle invasioni barbariche, in particolare da quella dei Turchi (sconfitti, in un secondo momento, nel 1571, durante la storica Battaglia di Lepanto). Situato nella così detta zona falcata di Messina, tra l’area di Terranova e San Ranieri. Il Forte, dotato anche di un arsenale voluto dal vicerè Garcia de Toledo, è imponente e, per la posizione logistica, si comprende subito la sua azione di controllo innanzitutto sullo Stretto, ossia la “porta” della Città.
Presenta un ingresso costituito alla base da due grandi baluardi a freccia o a cuore divisi da un portale a tutto sesto sormontato da uno stemma in marmo raffigurante le insegne spagnole ed una targa commemorativa. Da tale ingresso, si originano lunghe cortine parallele dotate di troniere e cannoniere in casamatta (capaci di difendere sia l’interno che l’esterno del porto), le quali, interrotte a metà da altri due baluardi di minori dimensioni, culminano sulla propaggine estrema della penisola di S. Raineri con il torrione semicilindrico detto forte Campana anch’esso dotato di più ordini di fuoco protetti o in barbetta. Per la realizzazione del Forte, è stato necessario abbattere molti edifici sia civili che religiosi che risiedevano nell’area; come l’importante Monastero Basiliano del S.S. Salvatore dei Greci, gia’ esistente nel 1121, voluto da Ruggero II D’Altavilla e divenuto sede Archimandritale per la felice posizione geografica in cui era stato costruito. I lavori di realizzazione della fortificazione, rallentati da sopraggiunte difficolta’ economiche per il cospicuo impegno di somme necessarie, vennero ultimati intorno al 1606. Il forte del S. Salvatore ha subìto, nel corso di quattro secoli, innumerevoli trasformazioni ed ampliamenti, per ovviare ai danni dovuti a fenomeni naturali e terremoti (1783 e 1908) ed anche cause esterne come le numerose incursioni belliche. Nel 1934 fu innalzata una stele alta 53 MT, sulla quale è stata eretta una statua in bronzo dorato della Madonna benedicente. Quest’ultima, opera dello scultore Tore Calabrò, è la riproduzione ingrandita della statuetta in argento, che orna la Vara della Madonna che si porta solennemente in processione il 3 giugno di ogni anno.

Il Forte, raramente può essere visitato ma in questi giorni è stato riaperto in occasione di un particolarissimo spettacolo teatrale, “Shakespare Horror Story”, del regista ed attore messinese Daniele Gonciaruk, ottima occasione per conoscere ed esplorare il Forte e per rendersi conto, ancora una volta, di stare in una città dalla posizione e dal potenziale stupendi. Lo spettacolo, recensito da Scirokko è SOLD OUT ma non si esclude la possibilità di aggiungere delle repliche. Per info: la pagina Facebook “Shakespeare Horror Story”.

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