Al ClanOff Teatro di Messina, sotto la direzione artistica degli attori Giovanni Maria Currò e Mauro Failla, si è appena concluso il penultimo appuntamento della stagione 2016-2017: “Lucignolo” di e con Roberto Latini, uno degli attori più interessanti del teatro contemporaneo italiano.
Latini insieme a Gianluca Misiti e Max Mugnai tiene sù dal 1999 la compagnia Fortebraccio Teatro riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e volta alla sperimentazione del contemporaneo, alla riappropriazione dei classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale.
Il “suo” Lucignolo al ClanOff è stato un successo. Lo storico personaggio di Collodi, già creata con acuto realismo e grande lungimiranza dal suo autore, ha rivissuto in questo weekend teatrale messinese attraverso una interpretazione performativa magistrale, basata su un linguaggio di pochissime parole ma potentissimo nel gesto, carico di valenze vitalistiche e libero da schemi precostituiti.
Una scena costituita da una bassissima piscina, illuminata da luci psichedeliche a neon, nella cui acqua Lucignolo annaspa fino a rinascere, lasciando l’incognita se questa rinascita sia effettiva o sognata… desiderata.
Lucignolo-uomo contemporaneo “incatenato” nella società nevrotica di cui fa parte, “un paese di merda” (l’Italia vista da un punto di vista politico-governativo e quindi sociale) come suggerisce lo stesso protagonista, un contesto naturalisticamente bellissimo, ammaliante, affascinante, ma in cui regna la prepotenza, il narcisismo e soprattutto la non-cultura… la stessa che nel romanzo di Collodi porta Lucignolo a perdere la sua identità diventando anche fisicamente un asino, custodendo solo interiormente il vero nome, simbolo di un’origine non concretizzata.
Ecco che Latini ha, acutamente, scelto di elaborare a suo modo un personaggio chiave in uno dei romanzi determinanti la letteratura italiana (promuovendola non con la nostalgia di chi pensa che il passato sia migliore del presente, ma di chi crede che il buono del passato debba essere elaborato per contemporaneizzarsi in quel presente…) e “chiave” per una lettura ampia della società a noi contemporanea.
Per l’occasione, in collaborazione con la Rete Latitudini, prima del debutto di sabato, il CLAN OFF Teatro ha organizzato l’incontro “Le Metamorfosi di Ovidio in scena”, seminario-incontro con Roberto Latini, a cura di Vincenza Di Vita e Gigi Spedale nell’ambito del progetto Matamorphosis curato da Naxos Legge e Rete Latitudini.
Il Sabato, nell’Aula Magna Cospecs, l’attore e regista Roberto Latini ha incontrato studenti e pubblico nell’ambito del progetto “Scritture di Scena”, promosso dal Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e Studi Culturali (COSPECS) di Messina in collaborazione con Rete Latitudini e UniversiTeatrali, con l’obiettivo di attivare il dialogo tra artisti, studenti, critici e spettatori.
Lo spettacolo. “Lucignolo” è il primo movimento di un programma intitolato “Noosfera”, parola che sintetizza e definisce la sfera del pensiero umano e che prosegue con “Noosfera Titanic” e “Noosfera Museum”.
Noosfera Lucignolo
di e con Roberto Latini
Musiche originali Gianluca Misiti
Luci Max Mugnai
Aiuto tecnico Nino Del Principe
Organizzazione e cura Federica Furlanis
Promozione Nicole Arbelli
Foto di scena yuricrea®
Produzione Fortebraccio Teatro
Il Clan Off Teatro si trova a Messina, in via Trento, 4. Vi dà appuntamento il 12-13-14 Maggio con “Novembre” di Gustave Flaubert di Gianni Scuto, produzione Teatro Gamma.
E’ necessaria la prenotazione contattando il 388 811.06.18
Maggiori info: info@clandegliattori.it oppure www.clandegliattori.it (FB: Clan degli Attori)
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