Passione flamenca: Convivencia

Protagonista sulle scene del teatro Vittorio Emanuele “Convivencia, il Flamenco e la musica iraniana”, evento di musica e danza promosso dall’Associazione Musicale Vincenzo Bellini in collaborazione con l’Ente Teatro.

Quando si pensa al flamenco, subito vengono in mente i suggestivi scenari dell’Andalusia e intense gitane con fiori tra i capelli. E in effetti i primi suoni della chitarra di José Manuel Sisón Andújar ci riportano proprio a quelle atmosfere. Poco dopo, sono le vibrazioni del santur, strumento della musica classica iraniana a corde percosse da martelletti di legno, e le musiche eseguite dal musicista iraniano Shahryar Zarrin Panjeh a condurre il pubblico in Persia e finalmente la danzatrice, Laura Tabanera. “Convivencia” è questo: un affascinante viaggio alla ricerca della forma più pura del Flamenco, gioiello forgiato nel corso dei secoli da diverse influenze musicali, tra cui quella persiana.

CONV3Dialogano così sorprendentemente il sitar, tipico strumento a corde indiano, di Rodrigo Martin Munuera, e il “taconeo” della Tabanera, che porta sul palco tutta la fierezza e lo struggimento dello spirito del flamenco, arte che pratica sin dalla più tenera età. Si snoda così il ricco repertorio di Marianas, Bulerias, Tangos, i vari “palos”, stili che caratterizzano il flamenco, inframezzati da fascinose, a tratti ipnotiche, melodie di canzoni persiane.

Intenso anche il “dialogo” fra il cantaor, Pepe Quirós, definito come un saggio del flamenco per la sua profonda conoscenza del “cante”, e l’arte della Tabanera, divisa tra la leggerezza delle “manos como palomas”, mani come colombe, che volteggiano incessantemente, e la forza viscerale dei piedi in lotta con la terra. Finale brioso con un vivace Tanguillo de Cádiz. Applausi.

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